Il leader di Per Siena ha fatto le sue precise richieste sia al sindaco uscente, che porterà la proposta di intesa alla direzione Dem, che a De Mossi, incontrato nel tardo pomeriggio
Quella di stanotte potrebbe essere una notte decisiva per le sorti del ballottaggio. Subito dopo l’esito del voto del primo turno sono iniziate le riflessioni e i confronti tra i due candidati e chi è rimasto fuori, per valutare alleanze, condivisioni e apparentamenti. Pierluigi Piccini ha la palla in mano e sarà decisivo le sorti finali della contesa. L’ex sindaco ha già fatto pervenire le sue richieste come è normale che sia, sul piatto ha messo precise garanzie, forte di un risultato ottimale alle urne. Sembra che in ballo ci siano nomine, incarichi in partecipate, investitori pronti a portare risorse e ruoli istituzionali dove il leader di Per Siena vuole legittimamente incidere e far sentire il suo peso. Valentini e De Mossi hanno recepito le istanze ed entro stasera decideranno di conseguenza come muoversi: il Pd è molto propenso all’alleanza, come ha fatto capire il segretario Simone Vigni (LEGGI QUI: https://www.radiosienatv.it/vigni-pd-siena-tv-valentini-piccini-potrebbero-vero-cambiamento/ ) e porterà in serata alla direzione Dem la discussione sulle linee guida di questo possibile apparentamento, al contempo però anche l’avvocato ha incontrato una delegazione di Piccini nel tardo pomeriggio di oggi. Al momento, visti gli intendimenti di entrambi e la maggiore condivisione di valori, l’intesa più vicina sembra quella Valentini-Piccini. In ogni caso, chi dei due troverà l’accordo, come annunciato da Piccini, verrà “presentato” in un incontro pubblico in settimana.
Tutta da valutare la posizione di Sportelli, che ha annunciato di non voler disperdere il suo 18%. I dem hanno parlato anche con lui ma vista la campagna elettorale promossa, per coerenza pare più probabile l’avvicinamento a De Mossi. Che ha già il sostegno ufficiale di Casapound. Sinistra Per Siena ha ufficialmente fatto sapere che non avrà preferenze per nessuno, lasciando ai suoi elettori decidere per coscienza. Posizione per ora non condivisa dall’alleato di coalizione Potere al Popolo. Altro indeciso è Chiti, che propenderebbe per Valentini, Pinciani invece è certo non parteggerà per Valentini, vista la guerra politica tra i due. L’incognita è Nadia Maggi: pur allo 0,73%, in un ballottaggio così incerto 194 voti potrebbero risultare decisivi.
