Oggi la giornata mondiale del lupus, una patologia autoimmune cronica, dovuta a una reazione del sistema immunitario che può erroneamente attaccare tessuti, organi o apparati perché non li riconosce come appartenenti all’organismo.
Colpisce cinque milioni di persone nel mondo, in grandissima maggioranza donne in età fertile, e può causare dolore e infiammazione a cuore, reni, polmoni, sangue, articolazioni e pelle.
Sintomi non specifici e diverse manifestazioni di malattia rendono il lupus una patologia dalla diagnosi piuttosto difficoltosa.
Tra i sintomi più comuni si annoverano il dolore e l’infiammazione articolare, la fatica, la febbre, le eruzioni cutanee, i disturbi renali e cardiopolmonari.
Non vi sono cause note o cure definitive per il lupus, che può essere invalidante e potenzialmente fatale e l’accesso alle terapie e ai farmaci continua a rappresentare una sfida significativa per le persone colpite in tutto il mondo.
A Buongiorno Siena il professor Bruno Frediani direttore Scienze Mediche e Reumatologia dell’ospedale de Le Scotte di Siena.