Avvicendamento in Pefettura: Saccone va a Torino
Renato Saccone lascia Siena: è stato nominato Prefetto di Torino. Saccone è nato il 16 novembre 1956 a Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, si è laureato in Giurisprudenza a Napoli nel 1980 ed è entrato nell’Amministrazione civile dell’Interno il 15 dicembre 1982. Saccone è stato nominato prefetto della provincia di Monza e della Brianza il 25 marzo 2011. Noninato prefetto di Siena nel 2012.
Il saluto del sindaco. “Ieri sera il Prefetto Renato Saccone – scirve il sindaco di Siena Bruno Valentini su Facebook – mi ha informato di essere stato nominato Prefetto di Torino. Mi sono congratulato con lui per l’incarico veramente prestigioso ancorché delicato in una delle città più importanti d’Italia, sicuro che saprà essere all’altezza del compito. Si sapeva che il suo trasferimento era nell’aria perché il suo incarico nella nostra città si stava prolungando oltre la durata media ma Siena perde un Servitore dello Stato che é stato un saldo ed attento riferimento istituzionale in tanti momenti difficili. Renato Saccone ha interpretato il suo ruolo con discrezione ma anche con efficacia e grande sensibilità, prima avvicinandosi e poi comprendendo pienamente la tradizione delle Contrade e del Palio, che rendono veramente unica la nostra città. Ha saputo rispettare e valorizzare la cultura senese, aiutando la opportuna mediazione fra una storia orgogliosa ed il necessario presidio delle regole di una società in continua evoluzione. Con il dottor Saccone, nonostante qualche sguaiata polemica, quella che in altri territori nazionali é stata definita come l’emergenza profughi é stata gestita con professionalità e senza generare allarme sociale, costruendo, grazie anche alla collaborazione della civile popolazione senese e della grande maggioranza dei sindaci, un modello positivo di accoglienza. Confidiamo che il Governo provveda quanto prima ad individuare il nuovo Prefetto di Siena, in modo da continuare ad avere un interlocutore stabile ed autorevole nel dialogo continuo fra la società senese e lo Stato in una città simbolo della cultura italiana nel mondo, in una fase importante di superamento della crisi economica e sociale e di necessaria attenzione al tema della sicurezza”.