Coronavirus, nei giorni 25 aprile e 1 maggio gli esercizi di somministrazione di alimenti potranno effettuare la vendita per asporto. L’ordinanza n. 41 del 22 aprile, infatti, ha previsto questa possibilità soltanto per gli esercizi di somministrazione di alimenti, escludendo però gli esercizi che somministrano bevande o, nel caso somministrino entrambi, ha limitato la possibilità di vendita per asporto soltanto agli alimenti.
Il che significa che potranno vendere cibi da asporto ristoranti, attività artigiane alimentari quali, ad esempio rosticcerie, piadinerie, friggitorie, gelaterie, pasticcerie, pizzerie al taglio e simili. Potranno fare vendita per asporto anche gli alberghi con ristorante, se abilitati alla somministrazione al pubblico (ai sensi dell’art. 18, comma 2, lett. a) della L.R. Toscana 20 dicembre 2016, n. 86 ovvero il Testo unico del sistema turistico regionale).
Chi può rimanere aperto
Oltre a chi somministra alimenti, che potrà vendere per asporto, nei giorni festivi del 25 aprile e 1 maggio potranno rimanere aperte le rivendite di giornali (limitatamente alla vendita dei prodotti editoriali), le farmacie e le parafarmacie.
Chi ha obbligo di chiusura
Tutti gli esercizi commerciali, siano essi di vicinato, medie o grandi strutture di vendita, compresi i supermercati e i centri commerciali, nei giorni 25 aprile e 1 maggio hanno l’obbligo di chiusura al pubblico, ma possono effettuare la consegna a domicilio.