Il grande cuore di Siena e della sua provincia torna a battere forte e apre le porte di casa alla famiglia di Alina, la donna ucraina che è fuggita da una Kiev sotto assedio e dopo giorni di viaggio ha trovato accoglienza a San Quirico d’Orcia, dove la famiglia di Idria Buoni, maestra in pensione, per la quale ha lavorato come assistente familiare per 7 anni, ha fatto di tutto per poterla ospitare.
“Ho ricevuto un messaggino sette giorni fa – racconta l’ospitante Idria Buoni – dove lei disperata mi diceva che la situazione era terribile e stava precipitando, ma non sapeva come muoversi. Io non potevo fare altrimenti ed avendo un piccolo appartamento ho deciso di ospitarli ed abbiamo fatto di tutto per averli qua: Alina è arrivata con la figlia, con la nuora e un bambino di due anni”.
Sono arrivate sabato sera Alina, la figlia Iryna, la nuora della figlia, Anna e il piccolo nipotino Timur di due anni, un viaggio lunghissimo, molto complicato e allo stesso tempo fortunato che le ha portate via da una Kiev costantemente bombardata come dice la stessa Iryna
A coordinare da distanza tutti i loro spostamenti è stata Mariya, cittadina ucraina che da tanti anni vive a San Quirico d’Orcia e che è sempre rimasta in contatto con Iryna e la sua famiglia, e grazie al suo aiuto ci racconta cosa hanno passato.
“Non potevano rimanere a Kiev – spiega – ed hanno deciso di venire in Italia. Hanno preso il treno, sono arrivati a Leopoli e lì sono rimasti più di un giorno, alla stazione, in mezzo a tantissimi altri profughi. Poi per fortuna hanno trovato un pullman che le ha portate qui in Toscana. Loro hanno vissuto per giorni in bunker, senza cibo, senza niente, come la giovane Anna, 24 anni, con il suo bimbo. Devono ringraziare davvero tanto questa famiglia che le ha accolte, dando loro un appartamento”.
“Mi piace l’Italia – dice commossa Irina – per come la gente ha aiutato me e la mia famiglia. Grazie infinite”.