Il Siena domani tornerà in campo dopo oltre un mese di stop causato dalla positività al Covid-19. L’avversario sarà il Cannara ed oggi mister Gilardino ha tenuto la conferenza stampa prepartita.
“Finalmente. C’è voglia di vivere certe emozioni che ti da solo la domenica e indossare la maglia del siena nel nostro stadio – afferma Gilardino -. Sono state tre settimane impegnative sotto il punto di vista umano, molti giocatori non c’erano per il covid. Quelli che stavano bene si sono allenati con grande entusiasmo. Sapevo di avere dei ragazzi di questo tipo ma non è facile quando non hai l’obiettivo settimanale, li abbiamo prefissati nel lavoro quotidiano. Adesso c’è curiosità perché non giochiamo da un mese. Stamani ho detto ai ragazzi che dobbiamo avere grande consapevolezza domani.”
La squadra si sta allenando con attenzione sui dettagli, con un occhio particolare alle palle inattive, che stanno spesso decidendo le partite: “Abbiamo lavorato sui dettagli della squadra, credo in quello che propongo e anche i ragazzi. Dobbiamo crederci tutti, il calcio è fatto di episodi e la maggior parte su palle inattive. Curiamo tutti questi dettagli.”
La squadra non è al top della condizione fisica, per via dei contagi da covid-19 di queste settimane: “Siamo curiosi di vedere come stiamo, vedendo gli allenamenti ho sensazioni positive, la domenica darà risposte più concrete. Dovrò valutare i ragazzi e la riabilitazione da covid non è semplice. Per portare un giocatore al massimo ci vorrebbe più tempo e dobbiamo fare dei programmi specifici per questi giocatori. Carminati ha ripreso ad allenarsi questa settimana, speriamo che dalla prossima settimana possa essere a disposizione. De Falco è a disposizione, c’è grande concorrenza e alza il livello degli allenamenti e in queste tre partite sarà utilizzato. De Angelis si è allenato con continuità ed è recuperato.”
Sta per iniziare la parte conclusiva della stagione regolare: “Oggi dico che il segnale lo dobbiamo dare a noi stessi, dobbiamo finire al massimo il campionato nel migliore dei modi. La gente non può venire allo stadio ma è comunque vicina a noi. Dobbiamo ottenere il massimo di quello che possiamo.”