Il Siena Calcio scende in campo contro il Covid. Venerdì 6 agosto 2021 tutta la squadra, insieme all’allenatore Alberto Gilardino, lo staff ed i dirigenti bianconeri lasceranno nel primo pomeriggio il ritiro di Montecatini Terme per fare ritorno a Siena e vaccinarsi, dalle ore 18, al Palazzetto dello sport di viale Sclavo. L’iniziativa, coordinata dal Responsabile sanitario della Robur Andrea Causarano in accordo con la Società e con l’importante collaborazione della Azienda Usl Toscana sud est, porterà alla immunizzazione tra prima e seconda dose di 35 persone suddivise tra calciatori, tecnico, collaboratori e dirigenti. Tutti i tesserati ed i vertici della Società, nessuno escluso, hanno aderito senza esitazione a questa importante proposta avanzata da Causarano e dalla Asl. Quella del Siena, del resto, è una scelta convinta e motivata anche per sensibilizzare i più giovani e gli sportivi sull’importanza della vaccinazione.
Il Siena Calcio si è organizzato da tempo per riuscire ad ottenere tutte le dosi Pfizer necessarie seguendo un percorso condiviso con l’Asl Toscana sud est, senza scorciatoie e senza mettere in difficoltà la campagna ed il sistema intrapreso dalla Regione Toscana anche per i Centri vaccinali di Siena. Il grido d’allarme lanciato dalla Figc, meno di un mese fa, ha convinto ancora di più i bianconeri che la strada intrapresa era quella giusta sia per la salvaguardia della salute del gruppo sia per quella degli altri. La Robur ha voluto così adottare, in piena autonomia, il piano operativo della Federazione italiana gioco calcio che prevede la completa vaccinazione degli atleti delle squadre di calcio ed ha trovato nella Asl Toscana sud est un interlocutore intensamente collaborativo che ha lavorato con grande professionalità alla realizzazione del progetto. Tenendo poi presente la reale disponibilità delle dosi, dopo l’immunizzazione di venerdì 6 agosto, l’obiettivo è quello di completare il ciclo vaccinale, per tutti coloro che avranno la prima somministrazione, entro quattro settimane senza allungare ulteriormente i tempi.
“Nell’ambito della campagna di vaccinazione diffusa che ha portato la nostra azienda a somministrare fin qui circa 850mila dosi nei territori di competenza – spiega Antonio D’Urso, direttore generale dell’Asl Toscana sud est – abbiamo fornito la nostra collaborazione istituzionale al Siena calcio per la realizzazione del protocollo di vaccinazione per il gruppo della prima squadra. La società bianconera, appena partita la nuova stagione, ha dimostrato grande sensibilità attivandosi per completare la vaccinazione dei propri atleti, tecnici e dirigenti. L’attenzione alla salute degli atleti, componente essenziale per ogni club calcistico, passa in questa fase anche dall’adesione alla campagna vaccinale contro il Covid che coinvolge tutta la popolazione, un passaggio che i dirigenti bianconeri e il responsabile sanitario dottor Andrea Causarano hanno saputo subito cogliere in pieno”.
Il dottor Andrea Causarano, dal canto suo, sottolinea che “con l’inizio della nuova stagione agonistica ed in considerazione sia dell’incremento dei casi nelle fasce d’età più giovani che dei grandi disagi provocati dalla pandemia all’attività tecnica, ci siamo rivolti alle autorità sanitarie locali per chiedere la vaccinazione dell’intero gruppo squadra, dai calciatori allo staff fino ai dirigenti. Abbiamo trovato immediata disponibilità nel personale dell’Asl Toscana Sud Est e Zona Distretto Senese interessato come tutti noi – prosegue il Responsabile sanitario bianconero – a lanciare un messaggio pro-vaccinazione a tutti coloro che sono ancora dubbiosi o addirittura contrari. Il calcio e tutte le attività sportive hanno trascorso due anni durissimi tra tamponi, quarantene e sospensioni di campionati e partite. Il vaccino è il viatico obbligatorio verso il ritorno alla normalità dello sport con i tifosi allo stadio e la regolarità delle competizioni. Ancora un ringraziamento a chi ci consentirà di far partire la nostra squadra con la giusta tranquillità e serenità, speriamo coronata anche dai risultati sul campo” ha concluso il dottor Andrea Causarano.