Acn Siena, mister Maddaloni si presenta

Il nuovo mister: "Base solida e gruppo unito: la squadra può crescere e giocarsela con tutti, ha potenzialità inespresse. In Cina Marcello Lippi era l’allenatore, ma in campo c’ero soprattutto io. Non sono un vice allenatore". Perinetti: "Gilardino scelto per la D, poi ci siamo trovati in un campionato diverso e avevamo visioni diverse. Non se la prenda, è un allenatore giovane"

Di Redazione | 26 Ottobre 2021 alle 13:13

Acn Siena, mister Maddaloni si presenta

Presentazione ufficiale, oggi alla sala stampa dello stadio Artemio Franchi di Siena, per il nuovo mister della Robur Massimiliano Maddaloni, che subentra fino al giugno 2022 all’esonerato Alberto Gilardino.

Il nuovo staff è composto da Maddaloni allenatore, vice Michelangelo Rampulla, Paolo Negro collaboratore tecnico, Franco Paleari responsabile preparazione portieri, Nicolas Cancarini preparatore portieri, Stefano Corsini match analyst, Claudio Gaudino responsabile preparazione atletica, Sandro Bencardino preparatore atletico e Enrico Babucci recupero infortunati e differenziale.

“Ho vostro tre partite del Siena – ha dichiarato Maddaloni – contro la  Pistoiese, Fermana e Pescara. Le ho viste perché sto vedendo un po’ di tutto, in modo casuale. Ho visto tutte le squadre da Modena a Lucca a Pescara ecc. Mi sono quindi fatto un’idea del Siena, secondo me è una squadra che ha dei valori. Ci sono un po’ di squadre forse più avanti tipo Reggiana e Cesena ma il Siena se la può cavare con tutti. Vogliamo creare presupposti per avere consapevolezza di giocarsela con tutti. Il mio obiettivo è chiaro: partiamo da base solida è un gruppo unito e quindi la situazione di partenza è importante. Vorremmo dare una consapevolezza maggiore alla squadra, ha potenzialità forse non del tutto espresse. Questo non vuol dire che Gilardino non lo ha fatto, anzi i numeri parlano chiaro. Ma vorremmo esprimere tutte le potenzialità.
Nel mio dna di allenatore – ha proseguito – mi è sempre piaciuto allenare i giovani quindi in questa rosa ci sono giovani di qualità e cercheremo di lavorare in contesto specifico che di squadra. Nel mio periodo cinese Lippi mi ha dato anche compito primo allenatore Under 23 e 21 cinese. Quindi sono predisposto a lavorare con i giovani. Mi piace una squadra che abbia personalità di attaccare l’avversario. Nel momento in cui abbiamo palla di creare presupposto per gestire situazioni di campo. Sono parole ma poi servono i fatti chiaramente.
È una rosa fatta in 20 giorni e fatta anche bene. Ha una rosa adeguata alla categoria poi devo iniziare ad allenarli questi ragazzi per capire davvero cosa si ha. Partiamo da una base, la squadra non stava facendo male, non ci saranno rivoluzioni. Abbiamo voluto come staff persone che erano già qui. I giocatori del Siena li conosco tutti mi sono fatto un’idea poi vediamo allenando. Gli infortuni – ancora Maddaloni – sicuramente hanno condizionato il tutto ma è una squadra che deve trovare solo consapevolezza che può crescere e che può giocarsela con tutti”.

“In questo momento io vedo la Reggiana un po’ più avanti ma per il resto ci sono una fascia di squadre tra cui il Siena che se la lottano – ha detto ancora il mister – ci sono però anche squadre come imolese che ha molti giovani che vanno prese in considerazione”.

“Tra Italia e Cina nel calcio vanno intanto valutate le differenze culturali e poi anche calcistiche. Ho dovuto fare un lavoro con un mondo del calcio diverso con una lingua diversa. L’arma vincente è stata quella di semplificare tutto e così siamo arrivati a vincere in un anno e mezzo la Champions League. È un calcio diverso ma noi siamo arrivati ai risultati” racconta Maddaloni “Marcello Lippi era l’allenatore, ma in campo c’ero soprattutto io. Non sono un vice allenatore” ha puntualizzato.

Giorgio Perinetti: “Voglio salutare e ringraziare per il lavoro fatto Alberto Gilardino per le energie messe per creare i risultati migliori – ha detto il ds – Abbiamo deciso di cambiare e vorremmo crescere, cioè dare ai nostri giocatori più conoscenze e basi per un’ottima azione del risultato è una base anche duratura. La società ha ambizione, non sappiamo dove arriveremo ma importante è costruire. In una squadra fatta velocemente abbiamo avuta la fortuna di trovare un gruppo. Con la società abbiamo deciso di cambiare e mi ha dato incarico di cercare persona stata ed orientarsi non è semplice. Ma nella figura di Maddaloni possiamo trovare chi amplia le conoscenze nei ragazzi, ha fatto esperienza all’estero con Lippi, Cannavaro e altri. Ha sviluppato come uomo di campo le sue esperienze e confrontate con altri allenatori e ha giocato con grandi giocatori. La Cina pescava i migliori allenatori e giocatori e li portava lá. Sono quindi esperienze fondamentali per i nostri ragazzi. Chiaramente questa scelta dovrà essere confermata dal campo, ma queste sono le motivazioni. Lo conosco da quando giocava a calcio e poi ho seguito il suo percorso da allenatore e tutti mi hanno parlato bene di lui, anche lo stesso Gilardino che è stato suo giocatore. Noi ci affidiamo a lui e al suo staff, uno staff importante. Tutto questo ci deve portare a migliorare e a lasciarci anche qualcosa per il lavoro futuro. In bocca al lupo mister.

“Gilardino era stato scelto per la d – ha spiegato Perinetti – Poi in c avevamo 20 giorni per iniziare il campionato, ci siamo trovati in un campionato diverso. Poi la visione complessiva tra noi e il mister era sempre più diversa e così si è deciso di intervenire in tempi sufficienti per raggiungere i nostri obiettivi. Gilardino non se la deve prendere, è un allenatore giovane. Potrà crescere da qui , può solo crescere. Spero di rincontrarlo in contesti prestigiosi. Speriamo di avere scelto bene noi e di aver dato qualcosa anche a lui” ha concluso.



Articoli correlati