Acquedotto del Fiora, i membri del comitato ristretto dei soci: "Va rilanciata una nuova fase"

Per i soci il piano degli ultimi 5 anni ha raggiunto gli obiettivi ma ne serve una nuovo che persegua gli obiettivi strategici a partire dalla sostenibilità sociale della tariffa, dal mantenimento di un equo livello di investimenti per il territorio e dal costante miglioramento della qualità del servizio

Di Redazione | 3 Ottobre 2024 alle 8:30

Acquedotto del Fiora, i membri del comitato ristretto dei soci: "Va rilanciata una nuova fase"
Intervento dei membri del comitato ristretto dei soci di Acquedotto del Fiora SpA a seguito dell’assemblea del 1 ottobre 2024: soddisfazione per quanto finora fatto, si chiede adesso un rilancio e un piano industriale che persegua i nuovi obiettivi strategici. 
“E’ stata l’occasione – recita la nota a firma di Federico Balocchi – Sindaco Santa Fiora Roberto Berardi – Consigliere Orbetello Gabriele Berni – Sindaco Monteroni d’Arbia Matteo Buoncristiani – Sindaco Follonica Gianfranco Chelini – Sindaco Capalbio Giuseppe Gugliotti – Sindaco Sovicille Elena Nappi – Sindaco Castiglione della Pescaia Fabrizio Nepi – Sindaco Castelnuovo Berardenga Fabrizio Rossi – Assessore Grosseto Luca Rossi – Sindaco Castiglione d’Orcia Giacomo Termine – Sindaco Monterotondo Marittimo Enrico Tucci – Assessore Siena – con l’assemblea consuntiva dei soci AdF per trarre qualche valutazione rispetto al percorso di questi cinque anni, nato dal piano di allungamento concessione denominato AdF Futura nel 2019. I soci pubblici ritengono che questo piano abbia raggiunto gran parte degli obiettivi che si era prefissato, la struttura operativa interna e la capacità di intervento si sono rafforzate e quindi oggi è necessario rilanciare una nuova fase. Nella scorsa assemblea abbiamo dato mandato al Consiglio di Amministrazione di redigere un nuovo piano industriale che ci accompagnerà fino a fine concessione, nel 2031, riconsegnando gli obiettivi strategici a partire dalla sostenibilità sociale della tariffa, dal mantenimento di un equo livello di investimenti per il territorio e dal costante miglioramento della qualità del servizio. Siamo convinti, come è stato sino ad oggi, che il nostro socio industriale Acea saprà costruire insieme a noi questo nuovo percorso. I Comuni, soci pubblici, sono disponibili ad un confronto per stipulare nuovi patti parasociali, che però prevedono un rafforzamento dei poteri dei soci pubblici ed un vantaggio industriale che si traduca in investimenti fuori tariffa e contenimento delle tariffe per i cittadini”.


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