La retta via è stata ormai abbandonata da molto tempo e Montanari con il suo Acr Siena è entrato nel campo degli stratagemmi. La Lega Pro entro le 20 di oggi richiedeva a tutte le società di comunicare il nome dell’impianto in cui avrebbero disputato le partite nella stagione 2023/2024. Dal Siena non sarebbe arrivata risposta ma nel piano (contorto) di Montanari questa mancata comunicazione non rappresenta il capolinea.
Il Siena Calcio ieri avrebbe chiesto alla Prefettura di convocare la commissione pubblico spettacolo e il Comune è riuscito a fissarla per domani mattina. In nottata sarebbe arrivata anche tutta la documentazione necessaria da parte dei bianconeri, compreso un progetto dello stadio Artemio Franchi a capienza ridotta, per la chiusura della tribuna coperta (quella che dovrebbe essere messa in sicurezza con i lavori).
Domani la commissione dovrà quindi decidere se dare oppure no l’agibilità all’impianto proposto nel progetto. Ma se la scadenza era oggi, non è già troppo tardi? Ecco lo stratagemma. Il Siena, pagando una multa, potrebbe comunicare l’impianto in cui giocherà il prossimo anno entro il 20 di giugno, giorno in cui tutte le pendenze dovranno essere saldate se davvero l’idea è quella di iscriversi. Ad oggi non tutti i tesserati hanno però ricevuto il loro compenso e quindi lo scetticismo in vista del fatidico 20 giugno è più che giustificato.