Non si ferma la discussione sulla questione dell’Aeroporto di Ampugnano, alla luce dei nuovi progetti riguardanti il rilancio dello scalo senese. Il Comitato contro l’ampliamento, ovviamente critico nei confronti dei rinnovati propositi di recupero dell’aeroporto, risponde così al movimento civico senese che invece accoglie con favore i nuovi piani.
“Concordiamo – inizia così l’intervento – con il Movimento Civico Senese quando afferma, “Ciò che emerge in questi giorni sull’argomento aeroporto nel senese, altro non è che una serie di diverse posizioni che appaiono quantomeno strumentali”. Anche il loro intervento, tuttavia, nella sostanza, finisce per essere strumentale alla causa di coloro che hanno sempre preconizzato e perseguito uno sviluppo di Ampugnano senza porsi mai il problema della sostenibilità economica e ambientale. Il Comitato quando si è opposto a progetti cervellotici lo ha fatto sempre con una attenta valutazione dei costi-benefici e con forti approfondimenti sulle tematiche aeroportuali (analisi dei bilanci degli aeroporti minori, legislazione aeroportuale, piani aeroportuali di altre nazioni, Piano Nazionale per gli Aeroporti, ecc..)”.
“Ci fa piacere che anche loro abbiano letto il Piano Strategico Nazionale AAM (2021-2030) di ENAC dimenticandosi tuttavia che quel piano riguarda “lo sviluppo della mobilità aerea avanzata” e che nulla a che vedere con gli investimenti annunciati su Ampugnano e lo sviluppo ipotizzato da Michelotti-Panerai. In poche parole si tratta di linee guida da perseguire per lo sviluppo dei trasporti mediante apparecchi (droni ecc…) elettrici a decollo verticale che in genere dovrebbero usare i cosiddetti “vertiporti” e che dovrebbero riguardare essenzialmente le grandi aree metropolitane. Quel Piano sostanzialmente prevede per il 2026 lo sviluppo di un quadro regolatorio per abilitare i primi servizi in alcune zone del Paese in occasione di grandi eventi, come ad es. il Giubileo 2025 e i Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026, e per il 2030 “lo sviluppo di un quadro regolatorio nazionale integrato e fortemente digitalizzato, che permetta l’implementazione dei servizi AAM nelle principali città, aree metropolitane e regioni”. Che cosa c’entra Ampugnano con tutto questo lo sanno solo loro. Se vogliono capire la situazione dei piccoli aeroporti si leggano il Piano Nazionale Aeroportuale approvato con DPR 17 settembre 2015, n. 201 “Regolamento recante l’individuazione degli aeroporti di interesse nazionale, a norma dell’articolo 698 del codice della navigazione”.
“Questo è l’unico Piano che ha valore di legge, gli altri sono solo buone intenzioni. Invece di rincorrere scenari avveniristici per il nostro contesto territoriale, crediamo che il Movimento Civico Senese farebbe bene a domandarsi che fine ha fatto il raddoppio della ferrovia per Empoli e come mai anche recentemente il Governo abbia bocciato emendamenti tesi ad affermare gli stanziamenti necessari. Farebbe bene anche ad approfondire per qual motivo ENAC, invece di attuare il Piano Aeroportuale, che prevedeva il passaggio del demanio degli aeroporti minori alle Regioni, abbia deciso di gestirli in maniera surrettizia, attraverso una società in house, con un chiaro conflitto di interessi e fuori da ogni previsione statutaria” conclude il Comitato.