Un sorteggio tra i 15 Agenti sospesi della C.R. di San Gimignano per decidere chi dovesse partire in direzione di un centro di accoglienza Slovacco per portare in salvo sette persone.
La scorsa settimana, due dei 15 Poliziotti Penitenziari sospesi, volontariamente, dopo aver organizzato in forma totalmente privata il viaggio di solidarietà, si sono recati al confine slovacco per sostenere le persone che fuggono dalla guerra, portando con sé generi di prima necessità.
1600 km per poi fare rientro a Siena portando in salvo 4 donne e 3 bambini di 7, 2 anni e 8 mesi, successivamente affidati alla Diocesi di Siena ed alla Caritas.
“Il gesto eroico compiuto dagli Agenti di Polizia Penitenziaria – dice Stefano Sorice, coordinatore territoriale UILPA Polizia Penitenziaria di San Gimignano – è un atto di solidarietà che entra totalmente in contrasto con quella che è l’immagine esposta all’opinione pubblica, nella quale vengono dipinti come torturatori”.
Il riferimento è alla vicenda giudiziaria ancora in corso in cui un detenuto tunisino a ottobre 2018 sarebbe stato torturato da un gruppo di agenti del carcere di San Gimignano.
“Dall’agosto del 2021 – osserva Sorice – questi 15 Agenti sono a casa, con stipendio dimezzato e vivono in attesa di una buona notizia che li riscatti e che gli dia la giustizia nella quale ancora fermamente credono”.
“Questa azione – chiude il rappresentante di UILPA Polizia Penitenziaria – testimonia il loro immenso contributo alla causa Ucraina e rappresenta il gesto di uomini sensibili, servitori dello Stato, esseri umani con famiglie, con figli e con la speranza viva di poter tornare ad indossare quanto prima la divisa blu, come hanno così orgogliosamente fatto nei loro scorsi anni di lavoro”.