"Aggiungi un posto a tavola": sabato 1 febbraio il pranzo pakistano al Circolo Arci di Ravacciano

"Vieni a sederti con noi dove si può guardare lontano": l'iniziativa della Rete SiSolidal

Di Simona Sassetti | 29 Gennaio 2025 alle 16:32

"Aggiungi un posto a tavola": sabato 1 febbraio il pranzo pakistano al Circolo Arci di Ravacciano

Un’altra prova di integrazione a Siena con “Aggiungi un posto a tavola”, l’ iniziativa creata dalla Rete SiSolidal e facente parte del Progetto Europeo CERV “Milagro” (“Migrants and Local communities Actively GROwing together for inclusive societies”) con capofila Nuova Associazione Culturale Ulisse.

Si tratta di una forma leggera e gentile di accoglienza, consiste nell’offrire, ogni 15 giorni, un pasto ad un richiedente asilo ancora fuori dalle strutture di accoglienza – si legge dalla nota stampa -. I giovani in attesa di un posto istituzionale in accoglienza, non hanno accesso all’acqua per lavarsi. Per questa ragione si offre anche la possibilità di fare una doccia prima del pranzo o della cena da consumare insieme. Naturalmente non risolve nulla, ma è un invito alla relazione per chi accoglie e la possibilità di sentirsi “qualcuno per qualcuno” per chi viene ospitato.

Si tratta di superare il piano dell’aiuto e collocarsi in quello del diritto, il diritto di ogni uomo di essere considerato un essere umano. Non un migrante, un numero, un pericolo. Ma una persona unica e irripetibile come tutte. È banale scriverlo, ma l’incontro è l’antitesi dello scontro – si legge ancora nella nota – . È un allontanarsi dalla modalità anche interpersonalmente bellica e violenta che sembra dominare i nostri giorni. È un atto politico di sostenibilità sociale oltre che di riconoscimento ed accoglienza. Un rifiuto del nemico costruito, narrato, usato, speso, gettato in pasto agli arrabbiati.

Perché esiste un altro pasto: quello condiviso. Quello consumato insieme da chi a Siena ci vive da sempre, chi ci vive da molto, con chi ci vive da poco. Perché l’importante è continuare a viverci sentendosi tra persone e non tra mostri. E questo dipende solo dai sentimenti che mettiamo nei nostri sguardi, nei nostri gesti, e in ciò di cui decidiamo di nutrirci, in ogni senso”. Per adesioni e informazioni: [email protected]

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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