Aggressioni con la mazza e auto bruciate per intimidire gli ex operai: società di spurghi nel mirino

Di Redazione | 9 Gennaio 2019 alle 12:55

Aggressioni con la mazza e auto bruciate per intimidire gli ex operai: società di spurghi nel mirino

Operazione dei carabinieri di Poggibonsi: due arresti, si indaga il mandante, il titolare di una società di rifiuti e spurgo di Poggibonsi

Un sistema criminale per colpire e danneggiare gli ex dipendenti di una ditta passati alla concorrenza, attraverso incendi dolosi di auto e aggressioni, è stato smascherato in Valdelsa dai carabinieri di Poggibonsi, che hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare nei confronti di due uomini pluripregiudicati, un toscano di 51 anni S.O. e un campano di 38 F.A., entrambi con l’accusa di atti persecutori e incendio. E’ indagato il mandante, il titolare siciliano di una azienda operante nel settore rifiuti e spurghi a Poggibonsi, la Italia Spurghi. Non è escluso ci siano altre vittime delle intimidazioni, con le indagini che proseguono a tutto campo. I dettagli sono stati forniti in mattinata dai carabinieri in una conferenza stampa al comando provinciale senese.

Il sistema vedeva la messa in atto, da parte della ditta colligiana, di intimidazioni e danneggiamenti per bloccare gli operai che passavano alle ditte concorrenti, per paura si portassero dietro i clienti e il know how: prima, nel gennaio scorso, era stato appiccato a Colle val d’Elsa, da parte dell’arrestato campano, l’incendio all’auto di una donna passata a un’altra azienda, che si è esteso portando al rogo di altre tre vetture e di un motociclo; in un altro momento un uomo è stato aggredito nell’empolese a colpi di mazza sull’auto, autore questa volta il toscano. In seguito a questi fatti sono scattate le indagini dei militari del’arma,coordinate dal pm Niccolò Ludovici. Le società del settore sono molto note e conosciute nell’ambito toscano, con giri di affari imponenti.



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