Innovazione ed imprenditoria femminile. La Toscana è al top con l’impollinazione assistita degli olivi con il drone. In una regione dove una impresa su tre è rosa (31%) e rappresenta una componente fondamentale della vitalità e della qualità dell’agricoltura regionale, la tecnologia non può essere un tabù.
Lo sa bene Bianca Mascagni, 34 enne imprenditrice senese di Pienza di prima generazione che ha deciso di andare incontro al futuro sperimentando nei suoi oliveti uno speciale aeromobile a pilotaggio remoto appositamente adattato per “spargere” il polline sulle piante con l’obiettivo di incrementare la produttività e contrastare il fenomeno dell’abbandono. Una sperimentazione che gli è valsa il Premio Coldiretti “Amiche della terra, storie di donne che nutrono il mondo” per la categoria “Donne e Futuro” assegnato a Palazzo Rospigliosi, a Roma, in occasione del 70° anniversario della nascita del movimento di Donne Coldiretti alla presenza del presidente della Coldiretti Ettore Prandini, del ministro alle Riforme istituzionali Elisabetta Alberti Casellati e del ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso del presidente di Coldiretti Toscana, Letizia Cesani, della Responsabile regionale del movimento Donne Impresa, Michela Nieri e della coordinatrice regionale del movimento, Olivia Fossi.
“Meccanizzazione, agricoltura di precisione e digitalizzazione possono dare una grandissima mano alla crescita della presenza delle donne in agricoltura e favorire il ricambio generazionale nelle nostre campagne dove esiste un problema di gender gap. – spiega Michela Nieri, Responsabile Donne Impresa Coldiretti Toscana – In un settore spesso considerato prerogativa maschile è fondamentale sottolineare come le imprese agricole a conduzione femminile sono le più innovative e resilienti, capaci di scommettere su difficili sfide imprenditoriali per poi, non solo vincerle, ma dimostrare e soprattutto di possedere grandi capacità gestionali, poi naturalmente occorre una buona formazione per puntare sempre più in alto”.
A definire il ruolo centrale nell’innovazione toscana della nostra agricoltura è anche la forza dei numeri delle imprenditrici agricole: poco più di 12 mila secondo i dati dell’Istituto di Studi e Ricerche della Camera di Commercio Toscana Nord; il 32,6% delle imprese è informatizzato contro una media nazionale del 23,1% ed una su cinque (26,6%) ha fatto un investimento innovativo nel triennio 2018-2020 (fonte Irpet) a conferma di una straordinaria elasticità e adattamento ai nuovi scenari. “Grazie a Coldiretti ho avuto la possibilità di partecipare a questo interessantissimo progetto che ci permette oggi di inserire il drone tra i nuovi alleati delle imprese agricole e in particolare delle imprese rosa. – spiega l’imprenditrice Bianca Mascagni – Aumentare la produttività dei nostri uliveti significa rispondere alla crescente domanda di olio extravergine toscano del mercato e mantenere le caratteristiche del paesaggio disincentivando l’abbandono e riducendo l’utilizzo degli input chimici ed energetici. E’ già il presente”.
Bianca ha 34 anni ed è una contadina di prima generazione appassionata del mondo olivicolo dai tempi dell’università. Nata in città, cresciuta nel negozio dei genitori in centro a Siena, guardava la campagna solo da lontano e sognava un lavoro a contatto con la natura. Nel 2015 si laurea alla facoltà di Agraria all’università di Firenze e subito dopo l’università ha la fortuna di accedere al bando della regione Toscana. In tutto questo percorso la Coldiretti ha avuto un ruolo cruciale: supportandola nella compilazione della domanda, ha vinto il bando e da lì è iniziata la sua avventura. La sua azienda è la Mascagni Organic Farm, dove produce olio extravergine di oliva e cereali biologici, diventando così la prima contadina della famiglia. Dalla sua vita universitaria Bianca si è portata dietro la voglia di innovare e di testare: l’idea di Bianca è stata quella di applicare tecniche di agricoltura di precisione sperimentando interventi agronomici innovativi a vantaggio dell’ambiente e dell’agricoltore. La più importante innovazione è stata quella che riguarda la riduzione dello spreco delle risorse naturali avendo il privilegio di contribuire ad una una sperimentazione che riguarda l’impollinazione con il volo dei droni, un’impollinazione artificiale per valutare l’incremento o meno della produttività delle piante ma anche per trovare soluzioni al lavoro manuale poiché afferma che essendo donna molti lavori di fatica per lei erano particolarmente difficili; è molto importante per le donne in agricoltura che questo diventi appunto un lavoro anche da donna. Ogni giorno Bianca condivide le sue esperienze e le sue conoscenze con tantissimi visitatori provenienti da ogni parte del mondo: si va in oliveto, si assaggia l’olio e insieme si sperimenta. Il pensiero cardine di Bianca è che l’olio è un prodotto straordinario, ancora poco conosciuto che merita di essere scoperto e apprezzato da tutti. La terra ha scelto lei e lei ha scelto la terra, ma soprattutto si è fatta trascinare dalla sua passione, ha scelto di coltivare ma anche di innovare!
Il progetto dell’impollinazione assista con drone rientra nell’ambito delle attività del Gruppo Operativo Olimpolli Montagnani finanziato con bando PS-GO del Piano di Sviluppo Rurale 2014 – 2022 della Regione Toscana. Il gruppo operativo è formato dal Centro Assistenza imprese di Coldiretti Toscana – CAICT, CNR-IBE – Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto per la Bioeconomia, Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Siena, Società Agricola Tenuta Montagnani, Olearia Santella, Impresa Verde Siena, Impresa Verde Grosseto e si sta avvalendo dei servizi delle aziende specializzate Aermatica 3D e Biotac.
Per informazioni www.olimpolli.eu