Agricoltura: il direttivo Upa Siena incontra Stefania Saccardi a Montalcino

Imprenditori e istituzioni a confronto con l’obiettivo di creare un’economia rispettosa del territorio e portatrice di reddito

Di Redazione | 11 Settembre 2023 alle 17:30

Agricoltura: il direttivo Upa Siena incontra Stefania Saccardi a Montalcino

Si è tenuto a Montalcino il primo incontro del nuovo Direttivo dell’Unione Provinciale Agricoltori di Siena con Stefania Saccardi, Vice Presidente Consiglio Regionale della Toscana con delega all’Agricoltura, per parlare di agricoltura senese.

La Vice Presidente Saccardi, aveva chiesto di poter fare l’incontro presso un’azienda agricola del territorio senese di cui Upa Siena (con all’attivo più di milletrecento soci e 66 mila ettari coltivati in molte colture diverse) è il sindacato agricolo di maggiore rappresentatività.

La neo Presidente di Upa Siena Emilia Nardi ha ospitato con piacere questo momento di confronto presso la propria azienda non solo vitivinicola: “La nuova politica Europea – ha detto – è arrivata alla fine del suo primo biennio ed è stato il momento per confrontarsi sulle criticità e le nuove reali opportunità, combinando la visione istituzionale e l’approccio imprenditoriale agricolo. Molte sono le coltivazioni importanti nella nostra provincia, oltre al vino e i cereali si è parlato di olivi, allevamenti, gestione del territorio e delle acque nonché di coltivazioni biologiche”.

La coltivazione dell’olivo da olio è uno dei patrimoni regionali, non solo per la bellezza che dona al territorio, ma anche per la creazione di reddito, vista anche la carenza di prodotto a livello europeo. Luigi Fanciulli, Presidente del Consorzio di Tutela dell’Olio Dop di Siena ha rappresentato il settore portando la sua esperienza professionale in difesa delle coltivazioni tradizionali con varietà tipo Leccino e Moraiolo, ma anche delle ottime opportunità offerte dalla coltivazione intensiva con cultivar Arbequina. “Ci si auspica che – ha detto Fanciulli – come è avvenuto per la filiera produttiva del Vino, anche l’olio nel prossimo futuro ritorni ad essere un comparto redditivo della economia agricola Toscana”.

La Regione Toscana ha investito molto nella conversione green favorendo la conversione delle aziende agricole da convenzionale a biologico. Il Presidente Sezione Bio Regionale Serafino Banci, ha voluto condividere con la Vicepresidente Saccardi la sua esperienza imprenditoriale ponendo l’accento sulla necessità di dare ancora maggior impulso al fine di avere più aziende con il desiderio di convertirsi alle coltivazioni biologiche. Gli oltre 500 agricoltori bio senesi rappresentati dall’Unione Provinciale Agricoltori di Siena coltivano seminativi, olivi e vigneti, garantendo al comparto un’importante produzione in termini quantitativi.

Un’esperienza interessante è stata descritta dalla Presidente Onoraria Upa Siena Giuliana Galeotti Ottieri, importante allevatrice di bestiame vaccino da carne di razza Chianina con orientamento biologico, che ha ribadito quanto sia importante sostenere tale buona pratica per poter offrire un prodotto alimentare di alta e salubre qualità al consumatore finale.

Il territorio senese ha una peculiarità molto importante: ha cinque consorzi di Tutela del comparto vitivinicolo che sono stati rappresentati da Cino Cinughi De Pazzi, Presidente del Consorzio del Chianti Colli Senesi e da Fabrizio Bindocci, Presidente dal Consorzio del Vino Brunello, i quali hanno convenuto con l’Assessore Saccardi sulla necessità di creare un tavolo tecnico per i gravi danni creati dalla peronospora al comparto di cui si è molto parlato nei mesi scorsi. L’Assessore ha spiegato che è già stato dato un indirizzo tecnico, mettendo in campo le competenze del Servizio Fitosanitario per le buone pratiche agronomiche per il ripristino della sanità dei vigneti per la prossima campagna vitivinicola.

La gestione del territorio e soprattutto la creazione di laghetti per il contenimento delle acque è stato l’ultimo argomento affrontato durante l’incontro e sul quale c’è stato un’unanime voce sulla necessità di trovare una misura che la ponga all’attenzione sia del servizio pubblico istituzionale.



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