Il 2 Marzo, ore 17:30, al Museo Archeologico di Monteriggioni, Abbadia Isola, Sala Ildebrando, il professore Marco Valenti terrà una conferenza dal titolo “Falsa Storia. L’uso politico dell’Archeologia tra ricostruzioni strumentali e post verità”.
L’evento completa quel percorso già iniziato con la serata di fine dicembre sui fake in Archeologia. Infatti, tale disciplina, è soggetta a manipolazioni di vario tipo, ognuna destinata a proporre storie e narrazioni diverse che cambiano e strumentalizzano i dati della ricerca. Il pericolo è sempre dietro l’angolo. Anche se il mestiere di “riscrittore della storia”, come nel romanzo “1984” di George Orwell, ufficialmente non esiste è indiscutibilmente vero, come afferma il protagonista di quel romanzo, che “chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato”.Si parlerà pertanto di episodi di falsificazione, di Cancel Culture, di revisionismi, di tradizioni inventate, di nazionalismi. Una rassegna che spazierà dalla romanità a oggi, mostrando come non è tanto difficile falsificare la Storia sino a giungere a far dimenticare fatti e personaggi del passato cancellandone la memoria, oppure denigrare e nel contempo, o alternativamente, creare falsi miti e leggende.
Bufale, fake news, teorie del complotto; le società antiche così come quelle contemporanee appaiono particolarmente sensibile al tema del “falso” e anche l’Archeologia e la Storia divengono facilmente oggetto di falsificazione: tra ambizioni frustrate, interessi economici, sete di potere. Non solo raggiri e truffe ma soprattutto attività che portano comunque ad alterare le tracce del nostro passato.
L’Archeologia e la Storia sono, allora, attività “innocenti”? Il 2 marzo, al Museo Archeologico di Monteriggioni, ci saranno risposte a questa domanda.