Collaborazione tra l’Istituto e l’Associazione proprietari, allenatori e allevatori di cavalli da Palio
Studiare il cavallo da Palio a scuola. E’ il nuovo progetto dell’Istituto Agrario Ricasoli, in collaborazione con l’Associazione proprietari, allenatori e allevatori di cavalli che, con l’alternanza scuola-lavoro, mira ad una formazione specializzata in questo campo, accrescendo la cultura del cavallo anche ai più giovani.
Gli oltre 50 ragazzi dell’Istituto che hanno aderito al progetto saranno impegnati per 30 ore al lavoro sul campo, con la partecipazione di esperti messi a disposizione dall’Associazione: maniscalchi, fantini, allevatori ecc. parteciperanno in prima persona allo svolgimento delle attività didattiche.
“Non siamo sorpresi dal successo dell’iniziativa – afferma il dirigente scolastico dell’Istituto Ricasoli Tiziano Neri – , sappiamo che il cavallo è un tema molto sentito all’interno della nostra scolaresca. Il corso partirà alla fine di Novembre e arriverà fino ad Aprile, si tratta di 30 ore, la maggior parte delle quali da spendere sul territorio e nelle scuderie dove gli studenti verranno avvicinati alla gestione a terra del cavallo”.
Un altro degli importanti motivi del progetto è quello di creare delle figure specializzate, cosa che già avviene in altri paesi:
“Il palafreniere come professione richiede elevate competenze – continua Neri – è un discorso sul quale in Italia siamo un po’ indietro, mentre altri paesi come Francia, Inghilterra ed Irlanda stanno camminando da tempo”.
Una ottima occasione quindi per i ragazzi, per specializzarsi in un campo molto importante come quello della conoscenza e della cura del cavallo, tra i quali rientra ovviamente, in una città come Siena, il cavallo da Palio.
“Cerchiamo di diffondere un qualcosa che possa essere un beneficio per la collettività. – afferma Massimiliano Ermini, presidente dell’Associazione Proprietari, Allevatori ed Allenatori di cavalli da Palio, partner dell’iniziativa – Riteniamo che l’Istituto Ricasoli sia una partner eccellente per portare avanti il ragionamento sul cavallo, inteso anche come cultura e rispetto dell’animale, per poi riuscire a capire se può essere anche un investimento per un futuro mondo lavorativo. La risposta dei ragazzi è stata straordinaria, e ci ha fatto capire che questo campo è terreno fertile”
“Dobbiamo fare un investimento in questo settore, perché in altri paesi il palafreniere è un lavoro ben retribuito e che ha delle conoscenze di base straordinarie – continua Ermini – Il futuro è dei giovani, e se vogliamo raccogliere domani dobbiamo seminare oggi”
Andrea Radi