Il giornalista di Striscia la Notizia racconta il suo lavoro a Siena Tv. Appuntamento domani alle 11 al polo Mattioli
All’Università di Siena arriva domani dalle 11 nell’Aula Cardini – Presidio Mattioli #NonCiFermaNessuno, tour motivazionale ideato e promosso da Luca Abete (giornalista di Striscia la Notizia) in collaborazione con l’associazione Marameo, prodotto e gestito dalla Lab Production srl.
L’idea mira a un obiettivo ben preciso: cercare di stimolare i ragazzi a credere in se stessi, a non fermarsi di fronte alle difficoltà e far capire a tutti che si può essere artefici del proprio futuro. Gli incontri sono vere e proprie conferenze spettacolo, dove si ride, ci si emoziona, ci si commuove, ci si confronta e si crea un’atmosfera bella e coinvolgente. L’originalità del format comunicativo e l’importanza del messaggio trasmesso hanno portato Luca Abete a ricevere importanti riconoscimenti: proprio l’Università di Parma due anni fa gli ha conferito il titolo di Professore ad Honorem in “Linguaggio del Giornalismo”, e la campagna sociale ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica e dal 2018 vanta il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Nel 2016 inoltre il tour è arrivato nella Città del Vaticano, dove Luca Abete ha parlato con Papa Francesco a 7000 ragazzi provenienti da ogni parte d’Italia.
La novità della quinta edizione è la realizzazione di un brano musicale che porta lo stesso nome del tour “Non ci ferma nessuno”, prodotto dalla OndeSonore Records di Francesco Altobelli e cantato dal giovane talento Patrizio Santo con la partecipazione straordinaria di Luca Abete. Si tratta di un brano dal ritmo travolgente con un testo impegnativo, che racchiude tutta la filosofia di #NonCiFermaNessuno e del suo format, unico nel suo genere oltre che originale.
“Intorno a noi c’è scetticismo, frasi e slogan sulla disoccupazione – ha detto Abete a Siena Tv – un clima che lascia poche speranze per i giovani che restano così immobili. Ho pensato che potesse essere utili spronarli, non con una lezione, ascoltandoli e raccontandogli una storia fatta dei miei momenti difficili, tutte le volte che ho sbagliato, che hanno provato a mettermi i piedi in testa, i sogni infranti, le figuracce. Questo avevano bisogno i ragazzi, con questo tour riesco avere un successo incredibile scuotendo il mondo accademico, abbiamo creato un fronte con i docenti de la Sapienza sviluppando ricerche sociologiche poi pubblicate. E’ un appuntamento molto richiesto dalle Università”.