Martedì 24 ottobre alle 15.00 gli infermieri dell’ospedale le Scotte di Siena parteciperanno a un sit–in di protesta davanti ai cancelli del policlinico, per segnalare, spiegano i sindacati di categoria, “alla dirigenza aziendale il malcontento e il profondo disagio dei suoi professionisti”.
“Alle Scotte il clima è sempre più teso – spiega Senia Pocci del Sindacato Infermieri Nursing Up – gli infermieri sono costretti da molti mesi a saltare i propri giorni di riposo. Un numero molto elevato di professionisti sanitari ha ferie e ore accumulate, viene chiamato ad ogni ora del giorno per frequenti cambi turno o rientri nel giorno di riposo perché i Coordinatori Infermieristici fanno i salti mortali per garantire la copertura del servizio. Per gli Infermieri si è creato uno stato di allerta continuo che non permette loro di godersi il meritato riposo. Quando l’ospedale chiama, un Infermiere sa già che i piani delle proprie giornate libere verranno sconvolti. È come mettere la propria vita personale extra–lavorativa nelle mani del datore di lavoro”.
“Con l’attuale dirigenza sono stati superati abbondantemente i limiti della tollerabilità, le normative vigenti prevedono turni di 36 ore settimanali, il dovuto riposo rigenerante, il diritto alla disconnessione dal lavoro e conseguente organizzazione dei tempi di vita/lavoro in base alla programmazione della turnazione mensile ma da tempo ormai tutto questo non avviene. Per gli Infermieri è come essere sempre reperibili con la differenza che la pronta disponibilità non viene retribuita, spesso, neanche l’orario straordinario che confluisce invece, in un accantonamento orario che per le stesse motivazioni non può essere utilizzato. Il Sindacato degli Infermieri Nursing Up, in questi mesi, ha provato a dialogare con la dirigenza evidenziando tutte le criticità vissute dai professionisti sanitari che però non si è dimostrata minimamente aperta al confronto: numerose nostre segnalazioni scritte, non hanno ricevuto risposta, né dalla direzione generale né dal dipartimento Infermieristico”.
“Di rimando, il personale subisce un clima sempre più tossico e punitivo che demotiva e frustra i professionisti sanitari: minacce di procedimenti disciplinari per tacitare il dissenso sono all’ordine del giorno, è anche accaduto che siano state rivolte intimidazioni agli Infermieri che hanno richiesto l’intervento del Sindacato Nursing Up. Anche la carenza del personale Oss ha ricadute negative sull’ Infermiere che si trova obbligato a svolgere il proprio lavoro e anche quello del personale di supporto. Gli OSS sono assenti nei turni notturni di quasi tutti i reparti e sono carenti nei turni giornalieri, ciò sottopone l’Infermiere a una sistematica e continuativa dequalificazione. Su questo aspetto Nursing Up ha incaricato il proprio legale di presentare una vertenza al Giudice del lavoro. Tutto questo ha generato un fenomeno mai visto prima nel nostro ospedale: Infermieri che si dimettono volontariamente per svolgere la professione nel settore privato o all’estero dove vengono loro offerti stipendi molto più elevati e maggiori possibilità di carriera, inoltre, un numero sempre maggiore di professionisti partecipa a bandi di mobilità e concorsi che consentano loro di fuggire da una situazione sempre più deludente”.