“Nel piccolo e bellissimo borgo di Bagni San Filippo esistono beni naturali preziosissimi che da troppi anni versano in stato di incuria e che meritano di essere valorizzati. Sono le aree naturali della Balena Bianca, il gigantesco tumulo calcare dove scorrono acque termali, e della grotta di San Filippo Benizi, luogo dove si rifugiò il santo di origine fiorentine, erede dei Frescobaldi, per evitare di divenire Papa. Due aree che meritano di essere acquisite a patrimonio pubblico”.
A dirlo Stefano Scaramelli, vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, che spiega: “qualora l’amministrazione comunale avanzasse progettualità legata all’acquisizione a patrimonio pubblico e alla relativa valorizzazione dell’area, la Regione Toscana deve farsi trovare pronta”.
Per Scaramelli le due aree, nel comune di Castiglione d’Orcia, rappresentano un pezzo importante della storia e dell’identità toscana. “Serve valorizzare e manutenere – spiega Scaramelli – il grande valore naturale, storico, monumentale, di queste due aree che meritano di veder garantite la conservazione e la fruizione, anche turistica, in salubrità e sicurezza. Con l’acquisizione di beni privati da parte del pubblico e il superamento delle difficoltà logistiche, migliorandone la fruibilità, non ne gioverebbero solo i beni naturali di questa rilevanza ma anche il comparto turistico e attrattivo di tutta l’area dell’Amiata e della Val d’Orcia”. Per Scaramelli l’acquisizione a patrimonio pubblico della Balena bianca e di grotta San Filippo merita il sostegno economico della Regione “per rendere pubblica un’area naturalistica del nostro territorio di straordinario pregio e per valorizzare il turismo in Toscana”.