Inizia adesso la vera sfida politica di Italia Viva a Siena e del suo nuovo presidente provinciale Paolo Cucini. Tanti sono gli argomenti su cui dovrà lavorare il neo eletto presidente, prima di tutto volgendo uno sguardo al proprio interno con una necessaria riorganizzazione strutturale del partito anche visto l’ormai tramontato Terzo Polo.
“Naturalmente ci sarà da lavorare forte – dichiara il neo presidente provinciale di Italia Viva di Siena Paolo Cucini -, avrò l’opportunità di creare una squadra composta da 10-12 persone che copriranno i territori della provincia. Da non dimenticarci che entro la fine dell’anno ci saranno i congressi comunali e da lì usciranno fuori i coordinatori o segretari comunali, che faranno sì che il partito sarà più vicino alle persone e alle amministrazioni”.
Costruire quindi le fondamenta del partito renziano in modo capillare in tutti i territori, visto il primo e determinante appuntamento che è quello delle amministrative 2024. Ancora è presto perché ci sia una strategia organica ben definita ma il primo interlocutore, almeno in provincia di Siena, con cui Italia Viva sembrerebbe voler confrontarsi resta il Partito Democratico, ma con molti se.
“Il partito di maggioranza relativa in provincia è il Partito Democratico – ribadisce Cucini -, quindi sarà inevitabile e per certi versi giusto confrontarsi con il PD, perché molti di noi vengono da lì e perché non siamo di destra. Io dirò “No alla destra” sempre, è un punto fermo dal quale Italia Viva non si può muovere. Certamente non possiamo allearci con il PD solo perché sennò vince la destra, perché è un buon modo per farla vincere. Ci si allea perché ci siano intenti comuni, perché ci sia pari dignità e progetti che stiano in piedi.”
Confronti ed elaborazione di progettualità con il PD, ma intanto a Colle Val d’Elsa Italia Viva sosterrà il civico Piero Pii, al momento unico avversario del candidato dem Riccardo Vannetti.
“Colle è una storia tutta a sé – conclude il Presidente provinciale di IV -, Colle ha bisogno di cambiare passo velocemente, è una città che soffre da anni ed è stata amministrata in modo leggero. Quindi Colle, per noi, ha bisogno di un amministratore che sin da subito sappia dove mettere le mani. Piero Pii ha queste caratteristiche e quindi abbiamo puntato su di lui per il bene di Colle Val d’Elsa“.