Finita con il 2023 la fase congressuale all’interno di Italia Viva e eletti i Coordinatori Comunali sparsi in tutta la provincia, il partito di Renzi è già a lavoro in questi primi giorni del 2024 per chiudere le partite candidati consiglieri e candidati sindaci da sostenere nei 29 comuni che andranno al voto.
“I rapporti con il PD sono anche positivi e con loro l’obiettivo è quello di rafforzare questo rapporto dove è possibile, e questo vale anche per Azione – dichiara il Coordinatore Provinciale di Italia Viva Paolo Cucini -. Alla fine non penso che il PD non voglia far parte di questo polo progressista ed è necessario che cresca, quindi si sta lavorando perché questo, alla fine, nella maggioranza dei comuni della provincia di Siena avverrà”.
Resta una “croce e delizia” l’alleanza con il Partito Democratico, con cui Italia Viva governa già molti comuni nel senese e che quindi resta, insieme ad Azione e +Europa, il partner prioritario per stringere coalizioni, ma senza imposizioni dall’alto o scelte fatte lontane dai tavoli delle interlocuzioni. Un esempio infatti è Colle Val d’Elsa in cui è già stata dichiarata da mesi la distanza tra le due forze: con il PD schierato con Vannetti mentre IV con Pii. Stessa sorte si profila a Poggibonsi, dove anche qui la frattura sembra essere insanabile. La candidatura imposta dal PD di Susanna Cenni, senza passare da primarie e soprattutto da una mediazione con i renziani e le altre forze riformiste e liberali si tramuterà in un “ognun per sé”.
“Visto i trascorsi di Susanna (Cenni ndr) non si può dire che non sia un nome forte, però non basta avere un nome forte – spiega laconico Cucini -. Sinceramente noi, dal primo incontro, abbiamo chiesto pari dignità e soprattutto noi abbiamo chiesto un percorso da fare insieme sulle linee guida, sulle linee di programma ma anche sulla scelta del nome. Mentre però noi chiedevamo questo sperando che il percorso fosse quello, secondo me il nome era già stato messo sul piatto ed era già quello doveva essere. Sulla candidatura di Susanna Cenni in quanto Susanna Cenni non ho da dire niente, ma siccome ogni nome rappresenta un percorso e rappresenta politicamente qualcosa, su quel nome trovare la quadra sinceramente sarà veramente molto difficile. Se ci si deve giocare un assessore che magari ci verrà concesso, però dietro lasciare macerie perché il partito scompare… beh io sto dalla parte del partito”.