“Spero che la settimana prossima arrivi in Consiglio dei Ministri il terzo mandato per i sindaci fino ai 15mila abitanti, perché bisogna solo ringraziare i sindaci che fanno i sindaci nei comuni di 5-6-7-12mila abitanti – così ha dichiarato Matteo Salvini, vicepremier e ministro dei Trasporti, durante l’inaugurazione del collegamento Torino-Aeroporto -. Porre un limite al mandato è una limitazione della democrazia. Noi parlamentari non abbiamo limiti ai mandati, noi ministri neppure, perché un governatore o un sindaco dovrebbe averne? Alla fine sono sempre i cittadini che decidono”.
Così il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini continua a ripetere la sua sul “Terzo Mandato”. Una questione che va risolta e resa applicabile sia per i comuni intermedi sia per i Governatori regionali su cui però lo scontro frontale con Fratelli d’Italia, e quindi con la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, è totale. Il tema è politico perché cinque anni fa la Lega di Salvini era fortissima e in quella occasione elettorale riuscì ad eleggere sindaci e presidenti di Regione da nord a sud, mentre il partito della Premier ancora doveva affermarsi. Oggi la situazione è totalmente al contrario e quindi Fratelli d’Italia vorrebbe passare all’incasso ed evitare spiacevoli “no” ai sindaci o ai Governatori al secondo mandato che fin qui hanno governato, magari anche bene, le proprie città o Regioni.
Tutto rimandato al prossimo Consiglio dei Ministri che si riunirà in settimana. Forse, perché secondo fonti di Governo, sembrerebbe che la Premier Meloni abbia eliminato dal decreto l’articolo 4, proprio il punto che consentirebbe un terzo mandato consecutivo ai sindaci per i Comuni con più di 5mila abitanti e fino a 15mila.
E intanto lo stallo si ripercuote ovunque, anche nel senese interessando cinque comuni medio grandi come Sovicille, Castelnuovo Berardenga, Chianciano Terme, Torrita di Siena e Monteroni d’Arbia. Fuori dalla partita Abbadia San Salvatore vista la volontà dell’attuale sindaco Fabrizio Tondi resa nota a non ricandidarsi. Per questa situazione poco chiara infatti anche i sindaci non prendono posizioni e restano in lista di attesa, anche se per tutti e cinque la disponibilità per un ter è già stata data.
“In questo caso siamo in attesa dell’ufficialità di questo provvedimento, nel momento in cui ci sarà data certezza d’informazione di questo, faremo le nostre valutazioni – spiega il sindaco di Monteroni d’Arbia Gabriele Berni in scadenza di secondo mandato -. Io ho già dato la mia disponibilità“.