In una piazza Unità dei Popoli stracolma e graziata dal meteo, colligiane e colligiani hanno potuto ascoltare molti dei tantissimi punti del programma elettorale della coalizione di centrosinistra che sostiene il candidato sindaco Riccardo Vannetti. Un programma ricco di dettagli e di scadenze ben precise che ha come obiettivo dichiarato quello di far tornare Colle di Val d’Elsa a essere una città attrattiva, vivibile, a misura delle nuove generazioni e di tutte le cittadine e cittadini che già ci abitano o che decideranno di farlo.
“Siete tantissime e tantissimi – il saluto di Vannetti al pubblico – ma state tranquilli, qui non quereleremo nessuno. Non vi mostreremo nemmeno effetti speciali. Solo un programma concreto, accessibile a tutti e soprattutto, realizzabile”.
Il libretto distribuito nel corso dell’incontro affollatissimo, intitolato “di trasparenza cura efficienza” (“tre parole per noi fondamentali – ha detto Vannetti – mostrando il vaso di cristallo colligiano con tre rose, poggiato sul palco”) ha lo stesso contenuto che è stato depositato in Comune entro i tempi stabiliti dalla Legge e che è possibile visionare e scaricare direttamente dal sito del Comune di Colle di Val d’Elsa.
“Ho visto i programmi depositati dagli altri candidati – ha detto Riccardo Vannetti – quello di Claudio Toticchi, per esempio. Con idee diverse dalle nostre esprime una visione completa nei confronti del futuro della città. Lo stesso fa Angela Bargi, pur su posizioni differenti da quelle da noi sostenute. Poi ho letto il programma del candidato pseudo civico: due paginette buttate là, senza nemmeno i dieci progetti per Colle tanto magnificati e presentati al teatro del Popolo due giorni fa”.
Una scelta molto grave, secondo Vannetti, dal momento che il primo consiglio comunale della nuova amministrazione dovrà votare proprio la versione del programma depositata ufficialmente e non quelle pubblicate altrove. Il programma ufficiale è il primo documento su cui si identifica una maggioranza di governo. “Votare quel programma – ha detto Vannetti – è come firmare una cambiale in bianco”.
Vannetti, ha chiamato per nome tutti i sessantaquattro candidati e candidate delle cinque liste che lo sostengono, “donne e uomini, con tantissimi giovani, che ci hanno messo la faccia” e che si sono posizionati di fronte al palco, con il candidato alle spalle, per una maxi foto di gruppo.
“In questi mesi le nostre liste hanno assunto ognuna una propria identità. I ragazzi di RiGenerazione sono diventati il service per tutte le altre liste; Sinistra per Colle rappresenta la parte più intellettuale, con cui parlare di problematiche e temi alti; Uniti per Colle, raccoglie persone pronte a difendere i diritti civili e sociali; Colle per Vannetti Sindaco, la seconda civica, che mette tante professionalità a disposizione della società civile; e infine il Pd, il nostro colosso, i cui esponenti vanno nelle case a parlare male degli altri (altra boutade riferita al candidato civico)”.
Vannetti ha continuato a parlare dei sogni della sua coalizione per Colle, quelli riportati nelle trentasei pagine del programma, suddivisi per temi e con specificati anche i tempi di realizzazione.
“È un progetto, un contenitore che è nato nel corso di quell’esperienza partecipata che è stata Colle Officina Comune – ha continuato Vannetti -. Dove abbiamo immaginato Colle come un parco diffuso, un progetto non realizzabile a breve, ma che a forza di piccoli passi, permetterà di muoversi in sicurezza in tutto il territorio comunale, tra aree verdi e piste ciclopedonali collegate tra loro. Penseremo a inserire alberi in via Roma e nelle zone più assolate e cementificate della città, così che anche le persone anziane possano muoversi meglio e respirare aria più fresca. Lo stesso avverrà nei posteggi, così da permettere di entrare in automobili più fresche nelle giornate di gran caldo”.
Altri progetti, dal mercato mensile sotto le logge di piazza Arnolfo con i prodotti enogastronomici delle aziende locali, la delega al Cristallo con la valorizzazione di iniziative ad esso collegate; la Città Val d’Elsa, che nel programma vede una pagina scritta a sei mani con la candidata sindaca di Poggibonsi Susanna Cenni e il sindaco e candidato di San Gimignano Andrea Marrucci, entrambi di centrosinistra.
“La Colle del futuro – ha detto Vannetti – non può essere un paese di 3500 abitanti di venti anni fa. Colle di Val d’Elsa è Città dal 1592 e ha ben altre prospettive ed esigenze”.
C’è stato anche il tempo per una boutade. “Stasera avrei voluto presentarmi sul palco con una maglietta con su scritto Siamo Tutti #Pellegrini, dal momento che il nostro territorio è attraversato dalla Via Francigena. E dietro, avrei scritto, ‘Mauro non preoccuparti, ti porto le arance’ (chiaro riferimento alle due persone querelate dal candidato civico). Ma il mio staff non me lo ha permesso”.
Un saluto al sindaco uscente Alessandro Donati, presente alla serata. “Grazie a questa amministrazione possiamo contare su un avanzo di bilancio che sarà molto utile per partire subito con gli interventi più urgenti”.
Una riflessione: “In questa tornata elettorale mi trovo ad avere tre avversari e un nemico. Il vero nemico è l’astensionismo, e dobbiamo sconfiggerlo tutti insieme”.
Quindi la parola è passata a Emiliano Fossi, segretario del Pd regionale. “Accanto a me c’è una persona meravigliosa che a un certo punto della sua vita ha deciso di mettersi a disposizione della sua città per restituirle quello che ha avuto. Il messaggio di Riccardo Vannetti va ben oltre Colle di Val d’Elsa, ed è degno di tutta l’attenzione che c’è in questo momento su Riccardo e il vostro Comune. Riccardo sarà un sindaco importante – ha concluso Fossi – e qui avete bisogno di un lavoro importante”.