Mancano due settimane alle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno e anche ad Asciano la contesa si fa incalzante. Si presenta nel segno della forte discontinuità il candidato civico della lista “Idea Comune” Daniele Parri che lancia la sfida all’attuale sindaco Fabrizio Nucci per un cambio di rotta contro l’immobilismo degli ultimi anni.
“Noi ci siamo proposti a causa dell’immobilismo esasperante delle ultime amministrazioni che si sono succedute in questo Comune – spiega così la sua scesa in campo Daniele Parri, candidato sindaco di Asciano -. Abbiamo trovato “un’idea comune” che ci accomuna tutti e abbiamo deciso di muoverci. Ci definiremmo il partito del fare. C’è bisogno di tante cose, ci sono tante priorità da poter sistemare al più presto. Ci sono alcune cose anche molto urgenti su cui già ci stiamo muovendo, sperando di poterle portare a termine una volta eletti alla guida amministrativa per i prossimi cinque anni”.
Lista puramente civica e apartitica, ci tiene a sottolineare il candidato a sindaco, ma che raccoglie tante anime trasversali che vogliono operare congiuntamente per il bene del Comune di Asciano.
“Nessun partito dietro al nostro gruppo – sottolinea Parri -. Ci serviremo dei partiti che ci faranno comodo, a cui appoggiarci. Sappiamo benissimo l’indirizzo della Regione, sappiamo benissimo l’indirizzo del Governo. Man mano che avremo bisogno ci appoggeremo a loro per le nostre necessità, ma la lista è prettamente civica. Nessun iscritto a partiti, è una lista molto trasversale perché ci sono varie ideologie politiche, ma io neanche voglio sapere di quali ideologie si parla”.
Nell’agenda delle priorità da risolvere il prima possibile Daniele Parri pone la risoluzione della condizione di fatiscenza della ex fornace di Arbia e delle zone alluvionabili del comune che rischiano costantemente durante temporali o rovesci copiosi di acqua.
“Per esempio l’alluvionabilità di alcuni quartieri del paese, già alluvionati nove anni fa e tuttora nelle stesse identiche condizioni. Tutte le volte che si vede arrivare un temporale c’è da pregare che ciò non avvenga, perché sarebbe una tragedia, sarebbe la stessa condizione di prima. C’è un gravissimo problema che riguarda i cittadini di Arbia per il discorso delle coperture e del suolo della ex fornace chiusa da decenni ormai, con una copertura di 12.000 metri quadri di eternit e che si sta deteriorando, creando non so quali danni, ma mi posso immaginare anche perché ho avuto un’esperienza diretta in famiglia e quindi so cosa significa ammalarsi di mesotelioma”.