Si chiama “Per il futuro di San Quirico e della Val d’Orcia” la lista civica di centrosinistra sostenuta da PD e PSI con la quale Marco Bartoli, attuale vicesindaco, si presenta come candidato sindaco alle elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno a San Quirico d’Orcia.
Il gruppo di candidati consiglieri è composto da 8 uomini e da 2 donne ed è stato presentato durante un incontro pubblico in cui sono state delineate alcune tematiche inserite nel programma.
“È ovviamente una lista di stampo civico che vede anche il coinvolgimento di altre forze politiche quali il Partito Socialista Italiano e il Partito Democratico – spiega Marco Bartoli, candidato sindaco della lista civica di centrosinistra di San Quirico d’Orcia -. Quindi una coalizione civica di centrosinistra perché è una lista molto eterogenea: i ragazzi e le ragazze che fanno parte di questo di questo gruppo non tutti e quasi nessuno ha una tessera di partito, quindi non si riconosce in un partito specifico ma in una visione di centrosinistra quindi progressista e liberale. Per questo abbiamo creato un gruppo abbastanza eterogeneo che è volto alla tutela del nostro paese, alle identità di San Quirico e che vuole il bene di San Quirico”.
Un gruppo di giovani e inesperti della politica unito ad alcune vecchie conoscenze della vita amministrativa sanquirichese per portare avanti il lavoro già svolto negli anni indietro. Nell’occasione sono stati indicati anche i due assessori esterni: Marileno Franci, ex sindaco sanquirichese ed ex consigliere provinciale per il PD e Cecilia Maramai, volto nuovo della politica, figlia dell’attuale sindaco Danilo Maramai.
“Uno dei principi che ci lega, o comunque che mi lega a questo gruppo – conclude Bartoli -, è quello di non dimenticare quello che hanno fatto le amministrazioni precedenti, che sono dall’Amministrazione uscente alle precedenti ancora, perché ovviamente è un lavoro quello degli amministratori che va ben oltre i cinque anni, quindi ha delle politiche e delle visioni di sviluppo più a lungo termine. È quindi fondamentale che non ci sia un momento di rottura con quello che è stato prima, ma che si cerchi in qualche modo di portare avanti e migliorare quello che è ovviamente il progetto politico di coloro che ci hanno preceduto”.