“L’ospedale va profondamente ristrutturato: c’è un protocollo d’Intesa per un accordo di programma da 100 milioni”
Il sindaco ha commentato le considerazione rilasciate a Siena Tv dal direttore generale dell’Aou Senese Giovannini sul futuro del Policlinico (LEGGI QUI: https://www.radiosienatv.it/valtere-giovannini-siena-tv-sul-futuro-delle-scotte-serve-un-progetto-ridisegnarlo/ ):
“L’opinione del Comune è nota da tempo – scrive il primo cittadino su Facebook – Occorrerebbe un ospedale profondamente ristrutturato, perchè la concezione e la realizzazione di alcuni padiglioni sono talmente vetuste che la loro messa in sicurezza (nel rispetto delle norme attuali) comporta costi altissimi e comunque la logistica interna sarà sempre poco funzionale. Poichè, tuttavia, siamo consapevoli che ci sono interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria di impellente urgenza, preferiamo concentrarci sul rapido adeguamento dei locali e degli impianti, comprese le attrezzature e le tecnologie medicali. Un paio di anni di fa preparammo un accordo di programma con la Regione da 100 ml di euro e nel 2017 abbiamo confermato quegli impegni in un Protocollo di intesa. La Regione Toscana deve considerare l’ammodernamento del Policlinico delle Scotte una priorità. Non ci sono mezze misure, perchè l’assistenza specialistica di una grande area, pari a metà del territorio della Toscana ed a 900mila abitanti, deve essere fornita dall’Ospedale Universitario di Siena. E’ vero che molti pazienti da fuori Toscana vengono a Siena, ma troppi senesi vanno altrove. Mi dicono – continua – che stanno arrivando nuovi professionisti, in sostituzione dei medici andati in pensione o trasferiti. Bene, ma dovevano pensarci prima. Molto bene l’impegno del direttore Giovannini a modificare ed ampliare gli orari ambulatoriali, perchè altri lo avevano promesso ma lui lo sta realizzando, vincendo non poche resistenze. Fra l’altro, ciò dovrebbe ridurre le liste d’attesa e stemperare la pressione sui parcheggi. Benissimo, infine, il progetto per la nuova facoltà (dipartimento) di Medicina, in gran parte già finanziato, sia da fondi regionali che statali. Il modo migliore – chiude – per puntare davvero sul futuro di un settore che era e deve tornare ad essere un orgoglio cittadino, per il quale il Comune sta già predisponendo la necessaria variante urbanistica”.