Parte stasera il percorso di costituzione del comitato dei cittadini di Barberino Tavernelle, Poggibonsi, San Gimignano e Certaldo con lo scopo di confrontarsi con le istituzioni per avere delucidazioni in merito all’ampliamento della distilleria Deta che sorge dal 1926 nella zona industriale de La Zambra a Barberino Tavarnelle e pochi metri dal confine con San Gimignano.
Quello che più preoccupa gli abitanti e i gestori di aziende agrituristiche sono i fumi maleodoranti e la nuova e che la distilleria produrrebbe per trecento giorni all’anno. Fino ad ora l’antica distilleria lavorava solo 150 giorni all’anno soprattutto in autunno e in inverno.
Un male sopportabile quello dell’odore in una stagione in cui il turismo non c’è. Ma la primavera e soprattutto l’estate, sono mesi di grandi flussi turistici, che potrebbero subire un contraccolpo dalla presenza di fumi e odori sgraditi.
La Deta era un’azienda familiare, ci spiegano alcuni cittadini della zona, ma da qualche anno è stata acquisita da un gruppo industriale più grande che arriva dal nord Italia e come ogni imprenditore cerca di aumentare i fatturati e far fruttare l’investimento. Per poter raggiungere quota trecento giorni di produzione, la Deta dovrà però erigere una ciminiera alta sessanta metri. Chissà se arrivando in Valdelsa si vedrà prima la torre della distilleria o le torri di San Gimignano.