La pandemia da Covid 19 ha reso ancor più evidente, anche ai non addetti ai lavori, la necessità di integrazione dei percorsi tra le Azienda Sanitarie del territorio comunale: AOUS e AUSL. “Non si capisce, pertanto – spiega l’assessore alla sanità Francesca Appolloni – la notizia ricevuta qualche giorno fa in base alla quale, a far data dal 1 giugno, è stato deciso il trasferimento del processamento dei tamponi dal laboratorio senese di Microbiologia e Virologia delle Scotte ad altra sede, Arezzo? Grosseto?, della AUSL sud est”.
“Prescindendo dai personalismi ma fermo restando che la professoressa Cusi (direttrice della UOC Microbiologia e Virologia) ed il suo team, dall’inizio dell’emergenza sanitaria hanno garantito un servizio prezioso, tempestivo, e qualitativamente elevato – prosegue Appolloni – che nella prima fase pandemica hanno processato i tamponi dell’intera area vasta, che il laboratorio è di riferimento per la virologia e non solo, non si comprende e mal si tollera la scelta che vede i cittadini senesi immotivatamente depauperati di un servizio portato avanti con indubbia competenza”.
“Sono ormai anni – continua l’assessore Appolloni – che si assiste ad una progressiva “emorragia” tale che, quando un senese si reca al Poliambulatorio di Pian d’Ovile, parte o tutti i risultati del prelievo effettuato gli giungono dal presidio ospedaliero di Campostaggia, con un incomprensibile dispendio di tempo ed energie La scelta effettuata di trasferire anche la processazione dei tamponi covid, analizzati addirittura pare fuori provincia, non fa che amplificare questo processo, impoverendo la competenza maturata in ambito ospedaliero universitario e lasciando a Siena i soli esami specialistici che altri, per ora, non sono in grado di eseguire. E’ evidente un preciso disegno che mira al progressivo declassamento della nostra Azienda Ospedaliera a vantaggio di altre realtà, dove massivi sono gli investimenti sanitari, con le seguenti drammatiche conseguenze: fuga, già in atto, di stimati professionisti verso altre realtà sanitarie, conseguente obbligo, per i Senesi, di ricercare fuori città centri di cura per determinate discipline specialistiche, perdita complessiva di posti di lavoro.
I Senesi, che da sempre hanno dimostrato amore e rispetto per il loro ospedale, meritano davvero tutto questo? – conclude Appolloni – Dopo quello che la città ha subito e soffre come effetti della pandemia una simile decisione è gravemente rivolta contro ogni cittadino senese, con l’obiettivo evidente di ridimensionare il valore di Siena e del nostro Servizio Sanitario in favore di altre città. Una scelta che solo la tecnocrazia di sinistra può ordire, ancora una volta contro Siena”.