Alta adesione allo sciopero regionale
#ToscanaSiFerma era l’hashtag coniato per questo sciopero e la Toscana si è fermata davvero.
Alta adesione allo sciopero e grande partecipazione alla manifestazione regionale di Firenze indetta dai sindacati regionali di categoria del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil per chiedere al Governo di aprire le trattative per il rinnovo del contratto nazionale, scaduto da oltre sei anni.
Oltre centomila i dipendenti toscani interessati, nei settori sanità, enti locali, Regione, Ministeri, Enti pubblici non economici, servizi socio-sanitari privati.
Molti lavoratori del settore, come sempre, non hanno potuto scioperare per garantire i servizi essenziali previsti dalla legge (basti pensare alla sanità); negli altri settori l’adesione è stata invece alta, con uffici chiusi e servizi a singhiozzo un po’ in tutta la Toscana.
I sindacati hanno ribadito le loro richieste: rinnovare i contratti nazionali e rilanciare la contrattazione decentrata, superare la legge Fornero sulle pensioni e sbloccare il turnover, rafforzare il confronto regionale e aziendale sugli effetti della riforma del sistema socio sanitario regionale, garantire il posto di lavoro nei cambi di appalto e nei processi di riorganizzazione, aprire il confronto con la Regione sull’assetto istituzionale e delle funzioni, per scongiurare le pesanti ricadute occupazionali e sui servizi prodotte dalla riforma della pubblica amministrazione, che dopo le Province (con i disastri che tutti hanno visto) toccherà ora Prefetture, Camere di Commercio, Ministeri, Inps, Inail.