Andrea Bianchi Sugarelli presenta alla Biblioteca degli Intronati la sua "Siena s'è dest(r)a", davanti ad una sala stracolma

Un volume ricco di documenti di archivio e di testi degli ultimi 80 anni che hanno ricostruito un pezzo di storia che lega il periodo del dopoguerra al Terzo Millennio, frutto di un lavoro decennale

Di Lorenzo Agnelli | 10 Aprile 2025 alle 9:30

Grande successo alla Biblioteca degli Intronati di Siena per Andrea Bianchi Sugarelli, il giornalista senese che ha presentato il suo libro “Siena s’è dest(r)a. Un volume ricco di documenti di archivio e di testi degli ultimi 80 anni che hanno ricostruito un pezzo di storia che lega il periodo del dopoguerra al Terzo Millennio. Tanta l’emozione per il giornalista che ha voluto mostrare, in anteprima nella sua città, questa opera per cui ci sono voluti oltre 10 anni di studio e di lavoro archivistico.

“L’emozione è data dal fatto che non credevo ci fossero così tante persone alla presentazione, anche se il lavoro è stato davvero enorme e quindi ha contribuito a coinvolgere tantissime persone che nel corso degli anni mi hanno dato una mano con una fotografia, con un ricordo – spiega l’autore del libro Andrea Bianchi Sugarelli -. È stato soprattutto un lavoro d’archivio all’Archivio Centrale dello Stato, all’Archivio di Stato di Siena, alla Biblioteca Comunale degli Intronati di Siena. Perché il libro è basato solo ed esclusivamente sulla documentazione storica. Qualsiasi riferimento è certificato, è documentato e quindi sono andato a colmare una parte della storia che mancava e finalmente oggi siamo riusciti a terminare questo immenso lavoro durato circa dieci anni”.

Un filo che ha collegato storicamente, in questi ultimi 80 anni l’isolamento della destra sociale del dopoguerra al Governo attuale, tra documenti inediti e protagonisti del neo e del post fascismo.

“E soprattutto all’a-fascismo meloniano – aggiunge Bianchi Sugarelli -, perché comunque sono state varie epoche. Il libro è diviso in epoche. C’è una differenza sostanziale a partire dai primordi delle prime sedi del Movimento Sociale Italiano, fino ad arrivare ad oggi con un cambiamento completo: una destra più conservatrice che guarda al futuro senza nostalgismo e senza rivangare un passato solo ed esclusivamente di radici, ma soprattutto un passato culturale che significa non rinnegare, non restaurare, nell’accezione che il Movimento Sociale fece sua a partire dagli anni ’50”.

Lorenzo Agnelli

Giornalista pubblicista iscritto all'ordine dal 2020. Esperienza nel ruolo prima come corrispondente locale dalla Val d'Orcia e poi all’interno della redazione di Radio Siena Tv. Prendere parte alle discussioni e conoscere a fondo i fatti sono stati i fattori scatenanti della sua personale passione verso il giornalismo, concentrandosi principalmente sui fatti di cronaca che riguardano la collettività, come la politica e le sue incoerenze, materie da spiegare e rendere accessibili a tutti. Ama la città in cui lavora, Siena, e la sua terra, la Val d’Orcia, luogo capace di offrire bellezza paesaggistica ma anche umana, difficile da spiegare, ma che non si stanca mai di raccontare.



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