Sei anni alla guida del Conservatorio Franci di Siena: Anna Carli e il cda salutano l’istituto senese

Di Redazione | 17 Maggio 2018 alle 20:07

Sei anni alla guida del Conservatorio Franci di Siena: Anna Carli e il cda salutano l’istituto senese

La sintesi dei principali risultati e dati è stata presentata oggi dal cda dell’istituto con Anna Carli

Il Conservatorio Rinaldo Franci di Siena chiude i sei anni di mandato sotto la guida della presidenza di Anna Carli con il segno positivo. Le buone performance sono il risultato di una gestione che ha unito alla qualità dell’offerta formativa un’attività di relazione che ha portato alla nascita di progetti regionali, nazionali e internazionali che hanno permesso al Franci di accreditarsi, sempre di più, come luogo di formazione, crescita professionale e umana per i giovani musicisti di tutto il Paese. La sintesi dei dati e i risultati di fine mandato sono stati presentati oggi dal Cda dell’Istituto e da Anna Carli, presidente uscente dell’Istituto superiore di studi musicali Rinaldo Franci. Ad Anna Carli che ha guidato il Franci per due mandati è subentrata Miranda Brugi, nominata pochi giorni fa dal Ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli su indicazione di una terna individuata dal Consiglio Accademico dell’istituto senese.

I numeri del bilancio del Conservatorio Franci. Guardando ai dati economici il patrimonio netto dell’Istituto Franci è di quasi 600mila euro (fine 2017). Valore dal quale è escluso quello del patrimonio strumentale e bibliotecario già ammortizzato. Il risultato di gestione ha permesso un avanzo di oltre 400mila euro, accumulato dal 2014 in un’ottica prudenziale della spesa rispetto alle incertezze del processo di statizzazione. Dall’analisi dell’evoluzione dei dati risulta che l’istituto Franci aveva nel 2012 un disavanzo di oltre 450mila euro, conseguenza anche dei tagli decisi dal Commissario Prefettizio, che nel 2013 è stato ridotto di quasi la metà, riducendosi a 260 mila euro. Sempre guardando ai numeri, l’istituto senese ha visto crescere del 21% le entrate accertate che sono passate da oltre 1milione e seicento mila euro nel 2012 a quasi 2milioni di euro nel 2017.

Tutti i numeri e i risultati dell’offerta didattica del Franci. Guardando all’andamento generale dell’offerta formativa, l’istituto senese nato nel 1834 si è a pieno titolo inserito nella trasformazione del sistema nazionale di alta formazione artistica e musicale (AFAM), dotandosi dei nuovi ordinamenti di laurea triennale e magistrale e integrandosi nel percorso di formazione europeo.  Il nuovo assetto è stato realizzato dai vertici del Franci attraverso una serie di investimenti sull’offerta formativa che lo hanno portato a crescere nella qualità e nei numeri, passando dai 34 corsi del 2012 ai 139 del 2018. Il Franci può contare adesso su 4 ordinamenti e su oltre 40 unità tra docenti incardinati e professionalità ad alta specializzazione, per un totale di circa il 30% in più rispetto al 2012. Ai Professori interni si aggiungono i professori delle masterclass e dei corsi di perfezionamento, arrivando a contare su circa 50 nuove opportunità di perfezionamento per gli studenti del Franci.

Guardando al numero di iscritti, il conservatorio senese fa segnare un incremento di circa il 20 per cento sul numero di iscrizioni nella prima fascia dei corsi accademici, raggiungendo un numero di 211 studenti nel nuovo anno accademico. A crescere è anche l’utenza dei corsi di musica liberi, ma anche quella collegata alle oltre 24 scuole di musica convenzionate e distribuite su 6 province tra Toscana, Umbria e Lazio per un bacino totale di oltre 2 mila studenti che frequentano i corsi propedeutici utili al proseguimento negli studi musicali universitari.

Tra i risultati più importanti del mandato anche la conclusione del processo di statizzazione, ottenuto per legge e da realizzare gradualmente entro i tre anni dal 2018 al 2020, insieme a quella di altri 17 Istituti in Italia, che ha ulteriormente consolidato le potenzialità della formazione accademica del Franci. Proprio a seguito del passaggio statale è cambiato il quadro delle contribuzioni del Conservatorio che può contare sul sostegno del Comune di Siena (770mila euro nel 2018); della Regione Toscana (che passa da 0 nel 2012 a 260mila euro nel 2017); del Miur (da 0 nel 2012 a oltre 245mila euro nel 2017) e su quasi 96mila euro di risorse provenienti da altre fonti di contribuzione (pubbliche e private). In questi sei anni di mandato è cresciuta anche la contribuzione studentesca che passa da 217mila euro nel 2012 a oltre 240mila euro nel 2017, per un aumento di quasi il 13% che il Cda ha in parte stanziato a favore degli studenti che hanno deciso di partecipare al progetto Erasmus.

Dalla formazione alla professione: premi, riconoscimenti e opportunità di crescita per gli studenti del Franci. I sei anni di mandato a guida di Anna Carli hanno puntato alla rinascita dell’Istituto senese attraverso la convinzione che la vocazione pubblica del Franci fosse strettamente collegata alla sua mission: la formazione di giovani musicisti che aspirano ad approdare a esperienze musicali da professionisti. Per questa ragione l’orientamento della presidenza e del Cda è stato quello di supportare l’azione della programmazione ideata di anno in anno dagli organi di direzione attraverso una complessa opera di risanamento del bilancio e investimento produttivo in qualità. Un orientamento virtuoso che ha portato allo sviluppo di    percorsi didattici che hanno permesso a oltre 30 studenti del Franci di entrare a far parte di formazioni musicali di livello internazionale, come l’orchestra giovanile della Comunità Europea EUYO e di essere ammessi all’interno di istituzioni musicali prestigiose come la Julliard School di New York o l’Accademia Stauffer di Cremona dal Maestro Salvatore Accardo. Nell’ultimo anno ben 40 studenti del Conservatorio senese hanno vinto premi nazionali e internazionali e sono stati selezionati per partecipare a corsi e specializzazioni importanti, ottenendo audizioni per orchestra o per produzioni professionali in tutto il Paese.

I progetti musicali del Franci su scala locale e regionale. Tanti i legami che il Franci ha stretto, negli anni, rafforzando collaborazioni con i Conservatori toscani e con le altre realtà musicali di Siena: a partire dalle attività promosse all’interno del Polo musicale senese, nato  dalla sinergia con la Fondazione Accademia Musicale Chigiana e il Siena Jazz per favorire la specializzazione dei migliori studenti e l’arricchimento dell’offerta concertistica a Siena, fino all’attivazione dei corsi per il conseguimento dei 24 crediti formativi per l’ammissione ai concorsi per l’insegnamento della musica nella scuola secondaria superiore e inferiore, realizzati in convenzione con l’Università degli Studi di Siena. Nel 2014 il Franci ha co-fondato con gli altri tre Conservatori della Toscana il progetto di ‘Polo Toscano’ che ha lo scopo di mettere in comune le migliori professionalità e che ha permesso di far nascere l’Orchestra Toscana dei Conservatori che, negli anni, ha portato in scena alcune produzioni di prestigio. Sempre su scala regionale sono nati i progetti musicali sviluppati con il Teatro dell’Opera di Firenze; la Camerata strumentale di Prato e l’Orchestra Regionale Toscana, una formazione musicale professionale gestita dalla Regione Toscana che ha orientato i giovani talenti del Franci a trovare una strada per l’avviamento alla professione.

Il volto internazionale del Franci. Sono stati anni di successi anche su scala internazionale grazie al supporto a progetti di formazione musicale con l’Università per Stranieri di Siena, per favorire l’integrazione didattica degli studenti stranieri, a partire dall’attivazione dei percorsi internazionali come il double degree con la Cina e la progettazione di scambi in ambito di produzione, didattica e ricerca con l’Università statunitense di Darmouth, uno degli otto istituti della Ivy League, che insieme ad Harvard, alla Columbia University e a Yale è tra le Università più prestigiose del mondo.

Produzioni, concerti e rassegne musicali del Franci. Tanti gli eventi e le rassegne organizzate dall’istituto senese che da una parte hanno fatto crescere l’offerta musicale della città e soprattutto hanno permesso agli studenti di esibirsi in pubblico all’interno delle più suggestive location della città. Tra le rassegne che, negli anni, sono entrate a far parte degli appuntamenti più attesi della città c’è sicuramente il Franci Festival, la rassegna di concerti di musica da camera che vede alternarsi sul palco studenti, docenti, gruppi formati da allievi e maestri e collaborazioni con scuole convenzionate e istituzioni musicali del territorio. Un ciclo di performance originali giunto alla sua quinta edizione e che nella sua veste primaverile è stato ospitato, per la prima volta, all’interno del Santa Maria della Scala e nella Chiesa di Sant’Agostino. Sempre il Franci è stato partner e protagonista di tanti appuntamenti promossi dalle più importanti istituzioni della città, in particolare dal Comune di Siena: da ‘Sette note in Sette notti’, al progetto ‘Siena for Kids’, con proposte divertenti legate all’insegnamento della musica per bambini, fino al ciclo di appuntamenti de ‘I concerti delle 7’ ospitata all’interno della Sala Rosa dell’Università di Siena. Sono dedicati alla città e ai tanti appassionati di musica anche i cicli di incontri come le guide all’ascolto del professor Norberto Capelli il ‘Salotto’ del professor Antonello Palazzolo e i corsi di musica antica, curati dal gruppo ‘Il Rossignolo’, che si sono sviluppati attraverso lezioni individuali e collettive dedicate alla conoscenza del linguaggio strumentale e del suo sviluppo attraverso i secoli.

Il cda dell’istituto superiore di studi musicali Rinaldo Franci di Siena

Il Cda uscente dell’Istituto Rinaldo Franci di Siena è formato: dalla presidente Anna Carli, dal direttore Luciano Tristaino, dalla professoressa Paola Franconi, dallo studente Alberto Catto, dal dottor Giancarlo D’Avanzo, esperto finanziario nominato dal MIUR e dai rappresentanti del Comune di Siena Duccio Peccianti e Luisa Dallai. I Revisori dei Conti sono il ragioniere Roberto Minghi, nominato dal MIUR e il dottor Alessandro Quinti, nominato dal MEF.

 

“I risultati evidenziati del mandato di questi sei anni sono stati possibili grazie a un lavoro collegiale costante di tutti e tra tutti gli organi statutari: presidente, Cda, direttore, consiglio accademico, collegio dei professori, consulta degli studenti, nucleo di valutazione e a un controllo intelligente e puntuale, e al tempo stesso lungimirante, dei Revisori dei Conti – ha ricordato Anna Carli – La condivisione degli obiettivi e il coinvolgimento di tutti nel perseguirli ha fatto superare i momenti di forte difficoltà dell’inizio, quando potevamo rischiare il commissariamento dell’Istituto con pesanti conseguenze sulla sua esistenza”. “Il direttore Luciano Tristaino e il suo predecessore, insieme ai docenti – ha detto ancora Carli – hanno dimostrato, oltre che competenze e sensibilità artistiche e intelligenza di formatori di livello accademico, un forte senso di appartenenza all’Istituto che con passione hanno trasferito anche agli studenti. Questo ha consentito di abbinare i buoni risultati di gestione del Cda, grazie anche all’impegno del personale amministrativo in organico ridotto, a una crescita del prestigio dell’Istituto, a cui ha risposto molto bene anche la città. Abbiamo oggi un Conservatorio con prospettive che possono traguardare a livelli nazionali e internazionali insieme agli altri soggetti del Polo Musicale Senese. I miei migliori auguri di buon lavoro vanno al nuovo presidente del Franci Miranda Brugi e a tutto l’istituto per un futuro ricco di soddisfazioni e successi”.

“Il mandato di presidenza di Anna Carli si è contraddistinto da anni molto difficili nei quali è stata svolta una preziosa azione di risanamento, di rilancio e ammodernamento della struttura che consegna alla città di Siena un Conservatorio con caratteristiche internazionali –  ha ricordato il direttore Luciano Tristaino – La direzione precedente aveva iniziato un processo di apertura e qualificazione del Franci di grande spessore e di importante respiro ma che senza l’azione lungimirante e competente della presidente Carli e di tutto il Cda – che ci ha dato fiducia e ha creduto nelle nostre idee – non si sarebbe mai potuta completare. Siamo consapevoli che ancora molto ci sarà da fare, ma saluto la fine del mandato di Anna Carli con la riconoscenza che è dovuta a una persona colta, con una sensibilità personale unica e di impressionanti capacità professionali e gestionali che è – e resterà – per il Franci un insegnamento e un incoraggiamento alla passione istituzionale per il bene comune”.



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