Patteggiamento ad 1 anno, pena sospesa, e sospensione della patente di guida per 1 anno e 4 mesi. Questa la pena patteggiata dal 51enne che alla guida di un camper, nel dicembre 2022, accidentalmente urtò e uccise una signora 85enne che camminava per strada a Uopini, e in seguito al fatto si costituì dai Carabinieri rendendo interrogatorio. La pena concordata tra le parti è stata accolta dal giudice oggi e si è chiuso così il procedimento.
“La pena di un anno è assolutamente congrua considerati non solo gli sforzi profusi affinché le persone offese, parenti della povera vittima, fossero risarcite, cosa avvenuta – spiega l’avvocato difensore del 51enne, Giulio Pisillo – ma anche e soprattutto considerando che è stato determinante il contegno tenuto dal mio assistito sin dal giorno stesso dell’accaduto; infatti, è stato giustamente riconosciuto e valorizzato il suo comportamento di piena ed immediata collaborazione”.
L’uomo era accusato di omicidio stradale ma non, come inizialmente emerso, per omissione di soccorso: “Tengo a precisare che il mio cliente non è scappato, come erroneamente è stato detto, né si è allontanato consapevolmente dal luogo del sinistro – rimarca l’avvocato Pisillo – sotto tale profilo, infatti, non gli è stato contestato alcunché dalla Procura di Siena né in termini di aggravante né in termini di fattispecie autonoma di reato, ovvero nessuna omissione di soccorso”.
“Egli appena resosi conto che poteva essere stato il responsabile, apprendendo che vi era stato un decesso sulla strada dallo stesso poco prima percorsa, si è recato, a poche ore di distanza dall’accaduto, spontaneamente presso la Caserma dei Carabinieri costituendosi e rendendo interrogatorio – ancora Pisillo – è quindi solo grazie alla spontanea presentazione dello stesso presso l’arma che si è subito chiuso il cerchio investigativo”.
“Infine – conclude l’avvocato – tengo a riferire perché richiestomi di farlo, che il mio assistito si dice profondamente costernato ed addolorato per il tragico e triste evento accaduto e si dice altresì vicino a tutti i familiari della povera signora che ha perso la vita”.
C.C