Direttore della Scuola di Specializzazione in Endocrinologia e Malattie del Ricambio dell’Università di Siena
Dopo 15 anni di grande impegno professionale alla direzione dell’Endocrinologia dell’AOU Senese, lascia l’incarico dal 1° novembre, per sopraggiunti limiti di età, il professor Furio Pacini. Professore ordinario di Endocrinologia, direttore della Sezione di Scienze Endocrino-Metaboliche nel Dipartimento di Medicina Interna e direttore della Scuola di Specializzazione in Endocrinologia e Malattie del Ricambio dell’Università di Siena, il professor Pacini ha contribuito a rendere una vera eccellenza il reparto senese, con un’èquipe multidisciplinare di professionisti capaci di affrontare, a 360 gradi, le problematiche di salute legate alle malattie endocrine. “Un sincero ringraziamento a nome mio e di tutto l’ospedale – ha detto Valtere Giovannini, direttore generale AOU Senese – per aver reso la nostra Azienda un centro di riferimento nazionale nel settore dell’endocrinologia, risultato che intendiamo continuare a mantenere e potenziare ulteriormente”. Autore di oltre 400 pubblicazioni scientifiche, ha fatto parte di un pool di esperti nominati dall’Unione Europea per lo studio degli effetti sulla salute dell’incidente nucleare di Chernobyl e ha scritto, insieme ad altri esperti, le linee guida per la diagnosi e terapia del cancro alla tiroide. “Ho contribuito personalmente – aggiunge il professor Ranuccio Nuti, delegato alla Sanità per l’Università di Siena – a portare a Siena Furio Pacini, allora collaboratore del professor Pinchera a Pisa, agli inizi degli anni duemila e mai scelta fu più felice. In questi anni ha profuso incessanti energie sia sotto il profilo scientifico che clinico-assistenziale, caratterizzando l’Endocrinologia Senese come un’eccellenza assoluta in campo mondiale sul carcinoma della tiroide: desidero anche sottolineare il suo costante impegno accademico che l’ha visto ricoprire ruoli importanti quali direttore di dipartimento, delegato per i Rapporti Internazionali, membro del Senato Accademico: e per tutto questo desidero esprimere il mio più sincero ringraziamento”.