Firmato oggi un protocollo d’intesa in Regione insieme agli Atenei della Toscana, all’Ufficio scolastico regionale e alle parti sociali
L’Università di Siena sempre più vicina al mondo del lavoro. In linea con gli obiettivi strategici che vedono la valorizzazione della formazione superiore per puntare all’occupabilità, il rettore Francesco Frati ha firmato oggi a Firenze il protocollo d’intesa che la Regione Toscana ha proposto agli Atenei, alle parti sociali e all’Ufficio scolastico regionale, con lo scopo di definire gli standard formativi del contratto di apprendistato e i criteri generali per la realizzazione dei percorsi formativi di quest’ultimo. L’intesa regionale recepisce la normativa nazionale del 2015 (art. 45 dlgs 81), che ha riformato il contratto di apprendistato per il conseguimento di titoli di studio universitari e dell’alta formazione, e andrà a garantire uniformità nell’attivazione dei contratti, permettendo di semplificare gli aspetti amministrativi e gestionali, sia da parte degli Atenei che dei datori di lavoro.
“L’Università di Siena – ha detto il rettore Francesco Frati – è l’unica ad avere già sperimentato in Toscana i contratti di apprendistato di alta formazione, grazie a un’intesa con la Banca Monte dei Paschi di Siena. La regolamentazione che viene introdotta per merito della Regione potrà favorire ulteriori occasioni di inserimento nel mondo del lavoro dei giovani che studiano nel nostro Ateneo. L’occupabilità dei laureati, che rientra nella terza missione dell’Università, cioè il collegamento con le imprese e il tessuto produttivo in generale, è per noi un obiettivo strategico che mira anche a contribuire allo sviluppo del nostro territorio di riferimento”.
L’apprendistato con le esperienze più interessanti è stato protagonista anche nella manifestazione Toscana-Tech, dedicata all’innovazione, durante il workshop intitolato “La via toscana al sistema duale”, la cui moderazione è stata affidata alla professoressa Claudia Faleri, delegata del rettore Frati al Placement. “Avvicinare l’attività di didattica alle esigenze del mondo produttivo potrà avere effetti molto positivi sia in termini di opportunità per i giovani sia per consentire maggiore supporto alle scelte delle imprese in riferimento al fabbisogno di nuove figure professionali. In questo senso è da tempo forte e concreto l’impegno dell’Università di Siena”.