Approvata la mozione di Pd e Cerretani (In Campo) a sostegno dei lavoratori della Whirpool di Siena, tema all’ordine del giorno anche per la maggioranza
Approvata, all’unanimità, nella seduta odierna del Consiglio comunale, la mozione del gruppo PD, (Alessandro Masi, Luca Micheli, Giulia Periccioli, Bruno Valentini), e di Claudio Cerretani (In Campo).
Masi, nel suo intervento ha evidenziato l’esistenza di “forti timori per lo storico insediamento della nostra città, oltre a quello di Napoli. Infatti, gli investimenti annunciati per Siena sono al momento disattesi e nello stesso stabilimento si lavora a orario ridotto: 4 ore a giorni alterni e salario ridotto, con 350 dipendenti, invece degli originari 1550”.
Dai consiglieri firmatari la richiesta di impegno dell’assemblea consiliare, del sindaco e della Giunta “a nome della città, a confermare la propria vicinanza e sostegno ai lavoratori della sede cittadina con la quale c’è un legame storico; mentre al governo nazionale, con il coinvolgimento delle Istituzioni e della Regione Toscana, di continuare a esperire ogni tentativo utile per il mantenimento dell’attività sul territorio italiano e a Siena”. Per questo l’invito al Presidente del Consiglio comunale “a trasmettere la mozione al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Economia e al Presidente della Giunta regionale toscana”.
La mozione è stata poi integrata da un emendamento degli stessi firmatari con il quale si è chiesto “il coinvolgimento del Comune di Siena al Tavolo di crisi nazionale insieme alle parti sociali e locali”.
A rafforzare ulteriormente l’atto l’ordine del giorno presentato da Lorenzo Loré (Forza Italia) per tutta la maggioranza con il quale è stato chiesto “l’impegno del sindaco, o suo delegato, a partecipare a ogni tavolo istituzionale, istituendo o istituito, relativo alla crisi della Whirlpool. E inviare la presente mozione, oltre ai soggetti indicati dall’opposizione, anche al Ministro dello sviluppo economico”.
Il sindaco Luigi De Mossi, durante il suo intervento, rivolgendosi direttamente ai dipendenti Whirlpool, presenti in aula, ha rimarcato più volte “la volontà di tutto il consesso, senza alcuna distinzione politica, a tenersi al loro fianco perché il lavoro non è declinabile al solo stipendio. Il lavoro è dignità”.
“Esprimiamo tutta la nostra solidarietà, e cercheremo di fare quanto possibile perché è nostro dovere – ha evidenziato –. La multinazionale aveva preso precisi impegni, poi non mantenuti, davanti al Ministro del Lavoro. Occorre quindi che il Governo si attivi in tal senso. Così come la stessa Europa, che dovrebbe richiedere indietro i contributi e i vantaggi economici di cui l’azienda ha beneficiato senza aver rispettato quanto a suo tempo convenuto”.