Arci Siena, grande successo per il Pomeriggio Artistico promosso da Casa di Reclusione di Ranza

Circa 120 persone hanno preso parte all’evento con l’esibizione del gruppo Velvet Oddity Ranza e con la realizzazione del murales a cura di Arci Siena

Di Redazione | 26 Settembre 2024 alle 13:30

Arci Siena, grande successo per il Pomeriggio Artistico promosso da Casa di Reclusione di Ranza

Una grande partecipazione ha caratterizzato l’evento “Pomeriggio artistico a Ranza” che si è svolto sabato 21 settembre presso la Casa di Reclusione di San Gimignano. Sono state infatti circa 50 gli ospiti esterni e 70 quelli interni che hanno assistito all’esibizione del gruppo Velvet Oddity Ranza, composto dalla band Velvet Oddity e dai detenuti che frequentano il laboratorio musicale condotto dalla band stessa. Ad accompagnare il concerto la realizzazione del murales sulla pace curato da Arci Siena insieme a tre studentesse del Liceo Artistico Duccio di Buoninsegna di Siena e ad alcuni detenuti di Ranza, grazie al progetto ‘Riparare, Prevenire, Proteggere’, finanziato dalla Regione Toscana nell’ambito del Bando Sociale 2023. L’evento è stato realizzato anche grazie alla volontà di Maria Grazia Giampiccolo, direttrice della CR di San Gimignano, con l’obiettivo di promuovere la partecipazione della comunità esterna, per arricchire la proposta educativa a favore della popolazione detenuta e costruire un lavoro in rete con il territorio.

“Voglio ringraziare tutti i partecipanti e i soggetti coinvolti – afferma Ivana Bruno, funzionario giuridico pedagogico della Casa di Reclusione di San Gimignano – per l’entusiasmante pomeriggio di condivisione all’insegna della musica e dell’arte, frutto dell’impegno degli ultimi mesi nella musica e nell’arte. Un evento condiviso anche con un pubblico esterno composto dalle persone che a vario titolo collaborano nell’opera rieducativa in corso nell’Istituto e da persone comuni che hanno voluto conoscere l’esperienza di Ranza”.

Il gruppo Velvet Oddity Ranza. La band è formata da Marco Statello; Andrea Vessichelli, Davide La Piana e Marco Tosi e da 17 musicisti interni alla Casa di Reclusione che dallo scorso aprile si esercitano con costanza e passione. L’esperienza è nata a titolo volontario per volontà dei componenti del gruppo Velvet Oddity, che dopo un concerto svoltosi lo scorso gennaio a Ranza hanno deciso di condurre un laboratorio musicale. Il progetto in corso d’opera ha trovato un piccolo finanziamento da parte della Caritas della Diocesi di Siena, grazia alla collaborazione con Anna Ferretti

“È stata l’esperienza musicale più bella della mia vita – afferma Marco Statello, componente del gruppo musicale Velvet Oddity – Il concerto che abbiamo messo in scena è stato la tappa finale di un percorso bellissimo di musica e insegnamento che abbiamo intrapreso nei mesi scorsi con i musicisti interni alla Casa di Reclusione. Abbiamo incontrato ragazzi capaci e pieni di talento, mossi da una grande passione per la musica che ci ha stupiti, sorpresi e resi davvero felici. Tra noi e loro si è creato un bellissimo legame che speriamo con tutto il cuore di portare avanti nel tempo. Un grande grazie lo rivolgiamo alla dottoressa Ivana Bruno per averci coinvolto in questo progetto”.

Il murales di Arci Siena. Il murales curato da Arci Siena è stato realizzato dalle studentesse del quinto anno del Liceo artistico Alessia Bartoli, Marika Mercurio e Anna Mugnaini, insieme a un gruppo di detenuti appassionati di pittura che hanno dato vita a un dipinto sul tema pace. Il murales è stato realizzato nella parete del campo da calcio del Campus Universitario.

“L’evento dei giorni scorsi – afferma Serenella Pallecchi, presidente Arci Siena – è stata la tappa finale di un progetto che è durato alcuni mesi e che ha coinvolto alcuni detenuti del carcere, studenti e studentesse dell’Università per Stranieri di Siena e del Liceo Artistico Duccio di Buoninsegna. Il progetto si è articolato in vari incontri sui temi dell’educazione alla legalità e cittadinanza attiva, della Costituzione e in particolare sull’art. 27, dei beni confiscati e beni comuni. A questi si è aggiunta un’esperienza residenziale di una settimana con detenuti e studenti presso la Tenuta di Suvignano e la realizzazione del murales all’interno del carcere. Ma soprattutto il progetto ha rappresentato una tappa fondamentale del percorso di collaborazione tra la Casa di Reclusione di Ranza e l’Arci di Siena che va avanti da circa 2 anni. La collaborazione intende far crescere comunità attive e consapevoli, costruendo un ponte, sociale culturale e relazionale, tra la struttura carceraria, i detenuti e le comunità medesime, a partire dai giovani che le abitano”.



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