La decisione presa dal consiglio comunale di Siena sul dotare di armi i Vigili Urbani non spacca solo le forze politiche, ma anche i sindacati interni alla Polizia Municipale. Dopo la presa di posizione contraria della Fp Cgil, arriva la risposta di Cisl e Uil. Di seguito la nota.
“E’ singolare che si ritenga da parte della CGIL FP di Siena che le dinamiche della Polizia Municipale di questa città siano del tutto diverse da quelle di quasi tutti gli altri Corpi di Polizia Locale d’Italia, a partire da quelle più vicine e affini, anche per dimensione a noi, come Grosseto, Arezzo, Pisa, ecc.
Ed è altrettanto singolare che si continui a dipingere Siena come una città del tutto estranea al contesto in cui sono invece immerse realtà anche a noi molto vicine. Questa favola, che ci sentiamo ripetere ormai da molti decenni, non ha avuto in passato e, a maggior ragione, non ha oggi attinenza con la realtà. La realtà è che Siena, contrariamente ad altre città, non è passata indenne alla stagione eversiva degli anni ’80, così come non è indenne oggi a fenomeni di intolleranza, microcriminalità, che più di ogni altro determinano la percezione di insicurezza nella collettività. Il fatto che, per ragioni socio-economiche e, non ultime, demografiche, si registrino in misura minore rispetto ad altri contesti non significa che ci troviamo in una isola felice dove niente accade, e non costituisce certo un elemento di assoluta sicurezza per chi, come la Polizia Municipale, deve ogni giorno misurarsi con tutto ciò che accade in città operando, ed esponendosi in prima persona, in modo da garantire quella sicurezza a cui i cittadini hanno diritto. E’ altresì curioso che nulla venga detto dalla F.P. C.G.I.L. su tutti i comuni contermino in cui la P.M. è già da tempo armata.
Se questo è il compito della Polizia municipale, come sancito dalle norme del nostro ordinamento
giuridico, allora non possiamo non porci, come OO.SS., il problema della sicurezza di questi
lavoratori; e uno degli strumenti atti a tutelare la loro sicurezza è proprio la dotazione dell’arma, che, come sanciscono le norme, viene assegnata a loro proprio come strumento di difesa personale. Per tale motivo le scriventi OO.SS. non possono che esprimere la loro soddisfazione circa la mozione approvata dal Consiglio Comunale inerente la dotazione di armi leggere alla Polizia Municipale. Ricordiamo inoltre alla CGIL che durante l’ultima assemblea di sigla, aperta a iscritti e simpatizzanti, tenuta proprio su questo tema, è emersa una forte convergenza di opinioni fra i lavoratori che vi hanno partecipato a favore di quanto posto dalla mozione che, consentendo di ampliare e adeguare la dotazione di strumenti di difesa, per altro previsti dalla legge, rappresenta un importante passo avanti in direzione della tutela della sicurezza degli operatori.
In merito poi al mancato confronto, non c’è dubbio che più di una volta, come OO.SS. in modo unitario abbiamo chiesto alla Giunta di attivare un tavolo specifico sulla Polizia Municipale, senza che questa richiesta abbia trovato ad oggi accoglimento; ma questa circostanza non può certo essere imputata al Consiglio Comunale, il quale ha il diritto, in piena autonomia, di dettare un indirizzo politico che impegna l’Amministrazione ad una serie di atti che certo, da ora in poi, devono vedere attivato il confronto anche con i rappresentanti dei lavoratori; e non vi è dubbio che ci vedranno in prima linea per rivendicarlo.
Vogliamo infatti discutere con l’Amministrazione su come portare avanti l’impegno assunto dal Consiglio Comunale con tutte le accortezze che, su un tema così delicato, sono necessarie, sia dal punto di vista della preparazione fisica che del sostegno psicologico, nonché dell’adeguamento dei locali con la predisposizione dell’armeria, ecc., in modo da porre gli operatori della P.M. nelle migliori condizioni possibili”.