Arriva a Siena, nella cripta del Duomo, la mostra “Dalla Spada alla Croce. Il reliquiario di San Galgano restaurato”. Sarà inaugurata il 1 marzo, sarà aperta al pubblico dal 2 marzo e sarà visitabile fino al 5 novembre.
Un “ritorno a casa” dopo l’esposizione che si è svolta alla Pinacoteca dei Musei Vaticani fino a qualche giorno fa (ha chiuso il 18 febbraio), che Don Enrico Grassini, direttore Ufficio Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Siena, aveva anticipato a Siena Tv durante la trasmissione In Diretta lo scorso 25 gennaio.
La mostra ‘nasce’ da un furto clamoroso, nel lontano 1989, dal Museo del Seminario Arcivescovile di Siena. Uno straordinario recupero, più di trent’anni dopo, grazie al Comando dei Carabinieri, Tutela Patrimonio Culturale. Ed infine il restauro, eseguito nei Laboratori dei Musei Vaticani.
IL FURTO
Nella notte tra il 10 e l’11 luglio 1989 si verificò un furto presso il Museo Diocesano dell’Arcidiocesi di Siena – Colle di Val d’Elsa – Montalcino, all’epoca allestito nei locali adiacenti al Pontificio Seminario Regionale “Pio XII”, in località Montarioso, nel Comune di Monteriggioni.
Furono prelevati con dolo oggetti preziosi di oreficeria medievale e barocca, fra i quali il celebre Reliquiario di San Galgano, proveniente dall’antica Abbazia e già conservato nella Parrocchia di Frosini nel Comune di Chiusdino. Oltre al valore storico e artistico degli oggetti sacri, fu una dolorosa ferita per la Chiesa senese, che veniva mutilata e deturpata nella sua memoria spirituale.
IL RITROVAMENTO
Il 22 gennaio 2020 il Comando dei Carabinieri, Tutela Patrimonio Culturale ha riconsegnato in custodia all’Arcidiocesi dieci degli undici pezzi trafugati dal Museo Diocesano, dopo averli rinvenuti sul mercato antiquario. L’unico pezzo non ritrovato è un seicentesco calice in argento proveniente dalla chiesa della Certosa di Maggiano in Siena.