Armi, cartucce e munizioni: un noto industriale di Montepulciano, oggi residente in Algeria, è stato condannato a 1 anno e 3 mesi dal tribunale di Siena per avere detenuto illegalmente un arsenale ritenuto anomalo nella villa di famiglia semi abbandonata. Il munizionamento è stato rinvenuto nel marzo 2018 a seguito di un incendio scoppiato nella villa: l’imprenditore, grande appassionato di armi tanto da collezionare molti cimeli in una armeria interna alla magione, ha negato di essere il proprietario delle cartucce, con la difesa che ha sostenuto che il materiale – trovato fuori da contenitori blindati – sia stato depositato, dopo una effrazione, da ignoti che avevano motivo di risentimento verso l’industriale; che, agli inizi degli anni novanta, delocalizzó la sua attività chiudendo uno stabilimento che dava molto lavoro nel territorio. Dalla collezione di armi d’epoca custodita dall’uomo provenivano le due bombe inerti, che sempre nel 2018, furono rubate e posizionate nel centro di Montepulciano creando il panico. Ne scaturí un processo a seguito del quale l’industriale fu poi assolto.
C.C