Un appuntamento con la storia e con l’arte alla Pinacoteca di Siena. Gli “Amici della Pinacoteca” hanno scelto di commemorare il ricordo del delicato momento del passaggio del fronte in città nel 1944 attraverso il docu-film di Maurizio Bianchini “Se ci ricorderete non saremo morti invano”. Un racconto dove si intrigano le vicende di guerra con le storie dei personaggi che vissero un’importante e massacrante fatica del ricovero delle opere dalla Pinacoteca nella Villa Arceno in Chianti, impresa voluta da Enzo Carli per salvare le tavole e i dipinti esposti nel museo cittadino.
“Il racconto che si snoda tra il giugno e il luglio 1944 – racconta Bianchini – in previsione del passaggio dal fronte Guido Carli, funzionario della Soprintendenza, pensò bene di trovare dei nascondigli in varie zone, tra cui Villa Arceno, per impedire molte opere della Pinacoteca venissero rubate, la storia viene raccontata nel film con tanto di giallo dei soldati tedeschi passati a Villa Arceno e poi spariti”.
Un legame importante e indissolubile tra storie e arte, in modo particolare con le opere che vennero riportate alla Pinacoteca di Siena che hanno in qualche modo significato una rinascita della società dalle rovine e dalla distruzione che porta ogni guerra. “Se siamo qui a presentare questi capolavori è perchè i predecessori hanno pensato a salvarli – nota il direttore del museo Axel Hemery – siamo risorti più forti da un tempo buio, la Pinacoteca è come una fenice, in 90 anni ha passato periodi felici e meno felici, mi auguro di essere all’alba di un tempo felice”.