Asciano, è lunedi 21 settembre sono le ore 18,22. Un tartufaio è in giro per controllare se ci sono i preziosi tuberi nelle crete senesi. La zona è quella delle strade bianche dell’Eroica vicino al ponte del Garbo. Improvvisamente attraversano la strada cinque esemplari di lupi.
Sì lupi. Cuccioloni probabilmente nati a maggio.
“Sono rimasto affascinato e colpito nel vederli camminare nelle crete” ci racconta il tartufaio di Asciano. Sono riuscito a scattare foto e fare un piccolo video, sono stati avvistati anche da altri nelle scorse settimane”. C’è un po’ di preoccupazione perché la voce in paese si è diffusa.
“Difficile che siano pericolosi per l’uomo” ci spiega Federico Morimando zoologo naturalista incaricato di una parte del monitoraggio nazionale del lupo direttamente da Ispra e dal Ministero, per la provincia di Siena, Arezzo e parte di Grosseto. Il suo lavoro consiste nel far confluire i numeri della presenza del lupo alla banca nazionale. Sono venti in tutta Italia gli zoologi che stanno raccogliendo i dati – vivono vicino ai centri abitati perché ci sono sempre più cinghiali caprioli daini e nutrie che sono carne ottimale. E quando non riescono a trovare prede selvatiche, prendono le pecore dei pastori”.
Una situazione tesa che va avanti da troppo tempo. “Il lupo è bello e affascinante, ma la sua esistenza non può essere a carico degli allevamenti di animali da reddito, così come i viticoltori non possono rinchiudere le vigne per salvarsi da caprioli e cinghiali”.
Quali sono i dati ufficiali della presenza del lupo in provincia di Siena?
“In provincia di Siena il dato ufficiale risale al 2017 con venti branchi censiti, cioè circa cento venti esemplari. Iniziano ad essere abbastanza numerosi e rimarranno così o aumenteranno perché ci sono troppi ungulati”.
Il branco avvistato ad Asciano si sposterà? “I lupacchiotti sono cresciuti e i branchi, che sono vere famiglie,si spostano per cercare cibo e acqua quindi si si sposteranno e allargheranno il loro raggio di azione”
Oltre che per le greggi possono essere pericolosi anche per l’uomo?
“Sono predatori, ma è difficile che attacchino l’uomo. Se hanno fame possono mangiare i cani da caccia che trovano nel bosco o quelli da tartufo, o magari i gatti”.
Cosa si può fare per contenere i danni da lupo?
“Va diminuita la densità dei selvatici e così diminuisce la densità dei predatori. I piani di contenimento per gli ungulati dovrebbero essere drastici per almeno qualche anno. Meno prede , meno predatori, meno danni alle colture”.
IL VIDEO: https://youtu.be/7nZh7VGB1ew