Asl Toscana Sud Est, D’Urso: “I direttori passano, l’importante è che l’azienda continui a crescere”

Il direttore generale resterà in carica fino al 30 novembre. Dai dipendenti in dono una penna

Di Cristian Lamorte | 11 Ottobre 2024 alle 19:15

Una penna in segno di riconoscimento. E’ il dono delle dipendenti e dei dipendenti dell’Asl Toscana Sud est al direttore generale Antonio d’Urso che ha poi ammesso che porterà sempre con sé quel dono e che, proprio con quella penna, firmerà il contratto da nuovo dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali della Provincia autonoma di Trento. Per D’Urso sono le ultime settimane all’Asl Toscana Sud Est dopo cinque anni d’intenso lavoro; resterà in carica fino al 30 novembre in accordo con la Regione Toscana per portare a termine alcuni importanti progetti già avviati. Nella consapevolezza di portarsi con sé un bagaglio ed un’esperienza fatta di tanti professionisti con cui ha attivato un’intesa e una collaborazione esemplari.

Cosa resterà di D’Urso all’Azienda?

“Mi sembra presto per parlarne e la domanda andrebbe rivolta ai professionisti e ai cittadini. Mi auguro di aver fatto comprendere come questa azienda sia un pezzo importante della società, contribuisce al benessere e tenta di prendersi carico di situazioni veramente complesse. In questo momento la cosa più importante è che quest’azienda e i suoi professionisti continuino con sacrificio, dedizione e passione quello per cui quest’azienda è nata e continua”.

Cosa si porterà dietro più di ogni altra cosa?

“L’affetto e l’abbraccio umano oltre che i valori professionali. Voglio parlare di ciò che quest’azienda rappresenta per questo territorio. I Direttori Generali passano, non è questo il tema, ognuno di noi lascia qualcosa nel dibattito e nel confronto, l’importante è che questa azienda migliori sempre di più come ha dimostrato di farlo in questi anni”.

Cristian Lamorte

Giornalista dal 2006 ama il suo mestiere perché gli consente di alzarsi ogni mattina senza sapere cosa farà del resto del giorno. Ama le storie, quelle da leggere e quelle da raccontare. Detesta chi guarda invece che osservare, predilige un ricco silenzio ad un povero sproloquio. Nel tempo libero si dedica ai libri e al cammino, in un costante passo dopo passo lungo la linea sottile tra ragione e follia. La stessa linea che lo spinge a ricercare ogni giorno, dopo essersi svegliato, una nuova pagina da scrivere.



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