Asl Tse, percorso dedicato per tracciamento e diagnosi SARS-CoV2 per persone con bisogni speciali

Le indicazioni per chi ha difficoltà a effettuare le procedure del tampone

Di Redazione | 14 Marzo 2022 alle 18:00

Asl Tse, percorso dedicato per tracciamento e diagnosi SARS-CoV2 per persone con bisogni speciali

L’Asl Toscana sud est ha definito una nuova procedura per il tracciamento e la diagnosi SARS-CoV2 in persone con bisogni speciali, con l’obiettivo di semplificare l’accesso e l’effettuazione di test e accertare se abbiano contratto l’infezione. Questo percorso è rivolto in particolare a coloro che si trovano in difficoltà per impedimenti fisici o psichici a effettuare il tampone di controllo sul contagio Covid.

La procedura definisce un percorso “preferenziale” che si articola in cinque fasi:
1. La persona, direttamente oppure attraverso il suo amministratore di sostegno o tutore o genitore (in caso di minore) si rivolge al medico di medicina generale o al pediatra di libera scelta.
2. Il medico di medicina generale, o il pediatra di libera scelta, valuta la richiesta e, se appropriata, prescrive su ricetta elettronica la tipologia di test da effettuare, in base alle condizioni del paziente (eventualmente anche avvalendosi della consulenza dei servizi specialistici che seguono la persona).
Le tipologie di test previste sono:
a) Test salivare – per persone che non tollerano modalità più invasive, sempre che abbiano attitudine a collaborare nella raccolta del campione salivare, anche con il supporto di esempi e della comunicazione alternativa aumentativa.
b) Tampone nasale – per persone che possono tollerare la ridotta invasività di questa procedura o con scarsa possibilità nel collaborare alla raccolta del campione salivare, anche dopo dimostrazione o guida attraverso modalità di comunicazione alternativa aumentativa.
c) Tampone naso-faringeo  –  per persone collaboranti dopo opportuna e specifica preparazione/informazione in relazione alle difficoltà e/o ai “bisogni speciali”.
Nella ricetta elettronica sarà anche indicato il tipo di sede -domiciliare o drive through- più opportuno per effettuare il test, definito dal medico o dal pediatra in relazione alla situazione clinica complessiva della persona.
3. Il medico di medicina generale, o il pediatra di libera scelta, invia alla Centrale Covid una mail con i dati della persona, recapito telefonico, numero della ricetta elettronica, tipologia di test, tipo di sede di esecuzione
4. La Centrale Covid contatta il servizio che effettua il test e garantisce il passaggio di tutte le informazioni ricevute dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta.
5. Il servizio che effettua il test contatta telefonicamente la persona che deve sottoporsi al test stesso (oppure l’amministratore di sostegno o il tutore o il genitore) comunicando luogo, data e orario del test.



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