Il modello di continuità territoriale dell’Azienda USL Toscana sud est diventa un capitolo di un libro. Il rapporto tra ospedale e territorio sviluppato da Asl Tse è infatti illustrato nel volume “La comunità che cura – Dall’esperienza al modello di gestione della cronicità nel Sistema sanitario nazionale”, curato dalla fondatrice e ceo di Your Business Partner Maria Rosaria Natale e realizzato con il contributo di Galapagos in partnership editoriale con Egea, che racconta quali innovazioni si stanno attuando a livello regionale per migliorare la presa in carico del paziente cronico. Il direttore generale Asl Tse Antonio D’Urso, coautore del capitolo assieme al direttore sanitario Simona Dei, ha partecipato alla presentazione del libro che si è svolta martedì scorso al Ministero della Salute.
Nell’ottica di un rafforzamento territoriale, il DM 77 indica di istituire strumenti per il rafforzamento della sanità territoriali come le COT (Centrali operative territoriali). Nel capitolo del volume, è stato fatto un focus sull’area dell’Asl Toscana sud est, dove queste sono presenti già da tempo come ACOT. L’intuizione dell’Azienda USL Toscana sud est è stata presa a modello a livello nazionale. L’Azienda negli anni ha ritenuto necessario investire su più aspetti come l’assistenza domiciliare, le Case della Salute e le reti che pongono in connessione i diversi enti erogatori.
Una forte spinta alla digitalizzazione rafforzerà questo modello, per garantire un’equità di accesso alle cure da parte di tutti i cittadini presenti sulle tre province.
Altro aspetto affrontato nel capitolo di “La comunità che cura” dedicato all’Asl Tse, è l’approccio aziendale alla misurazione dei risultati e alla sostenibilità economica. Sul primo punto, grande importanza è data ai PREMs, acronimo per Patient-Reported Experience Measures, ovvero la misurazione dell’esperienza del paziente in uno specifico setting assistenziale lungo il percorso di cura. I pazienti ricoverati negli ospedali dell’Asl Tse che decidono di aderire all’indagine sono invitati dal personale ospedaliero a compilare un form online. I dati sono analizzati dal Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e consultabili nell’intranet dei dipendenti dell’Azienda. Dalla fine del 2018 (ultima rilevazione maggio 2023), sono stati compilati circa 12.000 questionari, di cui il 68% si è espresso in favore di una presa in carico “ottima”.
Un altro elemento chiave nell’applicazione dell’approccio Value Based Healthcare, cioè basato sul rapporto tra il benessere reale delle persone e i costi sostenuti sul ciclo di cura, è la sostenibilità economica: un’innovazione è “Value Based” se riesce a migliorare significativamente il risultato clinico e l’esperienza dei pazienti pur senza aumentare i costi e, anzi, ottimizzandoli. Un sistema di valorizzazione economica che si basi sul percorso del paziente permette, infatti, di spostare il focus del pagamento dalla singola prestazione al processo assistenziale.
Come dimostra la presenza nel volume di interesse nazionale “La comunità che cura”, l’Asl Tse si pone all’avanguardia nello sviluppo di modelli per la salvaguardia della salute della cittadinanza.