Una funzionaria della Regione Toscana sarebbe in pole position per raccogliere il testimone di direttore generale dell’Usl sud est dopo l’annunciato addio di Antonio d’Urso che da dicembre prenderà servizio a Trento. La scelta del successore di D’urso spetta al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani al quale, a più riprese, i comuni dell’area vasta sud est hanno chiesto un coinvolgimento prima della scelta. In attesa dell’ufficialità del o della nuova direttrice generale dell’Asl Toscana Sud Est a tuonare contro i rumors che portano ad un’attuale funzionaria della Regione Toscana e contro un mancato coinvolgimento è Fratelli d’Italia a Siena.
“Al di là della persona che probabilmente è degnissima e capacissima, noi abbiamo un problema di contesto – tuona il commissario comunale di Fdi Siena Enrico Tucci – di questa nostra Usl sud est che racchiude tre province ed è grande più di mezza Toscana, ha ospedali importanti, oltre 10mila dipendenti e spazia dalla veterinaria alla chirurgia robotica avanzata del mio amico Curati a Grosseto. Questa Usl è un oggetto molto complesso e delicato da gestire e deve essere messa in mano a una persona che si può mettere immediatamente al volante senza bisogno di un periodo di apprendimento. E il più bravo funzionario della Toscana, ancorché abbia diretto nicchie sanitarie importanti, fondazioni e istituzioni che però hanno qualche centinaia di pendenze al massimo, non può essere la soluzione di questo problema. Io ho visto con molto dispiacere che il presidente Giani non ha convocato ancora i sindaci dei suoi capoluoghi. L’assessore Giordano giustamente ha puntualizzato tutta una situazione che per noi è irrisolvibile e non abbiamo avuto risposte certe. Non abbiamo avuto risposte dall’ineffabile assessore Bezzini che candidamente ci fa capire che non ci può fare niente, non ha capacità di incidere sulle scelte e questo mi sembra gravissimo. Noi dobbiamo tutelare il nostro territorio – conclude Tucci -, è un mantra che ripetiamo sempre, ma mai come questa volta è importante perché il diritto alla salute, in un periodo di crisi economica e le ultime notizie sono tremende, è importantissimo e va assolutamente presidiato”.