L’intervento dell’amministratore delegato Marco Morelli all’assemblea Mps
Tanti argomenti toccati dall’amministratore delegato Marco Morelli in risposta ai quesiti che arrivano dagli azionisti durante l’assemblea Mps in corso a Siena. Sulla questione Fruendo per sciogliere il nodo dei dipendenti trasferiti dal Monte dei Paschi alla joint venture, “come avrete letto c’e’ una trattativa avanzata con l’Istituto Centrale delle Banche popolari tesa a dare una soluzione al tema”. Cosi’ l’amministratore delegato di Mps Marco Morelli nelle risposte ai soci in assemblea che e’ ripresa dopo una lunga pausa. Mps ha trasferito 1.064 dipendenti alla societa’ costituita dal gruppo Bassilichi e da Accenture e 400 di questi hanno avuto sentenze favorevoli di reintegro in primo grado.
Referendum. “Il piano industriale della banca e la ricapitalizzazione, da un punto di vista della banca, sono sganciati da considerazioni legate al referendum”. Lo ha dettoancora Marco Morelli rispondendo in assemblea. “Che poi qualcuno faccia valutazioni sull’esito del referendum e su quali implicazioni abbia sulla banca – ha aggiunto – ognuno e’ libero di fare quello che vuole. Noi diamo una spiegazione di quello che pensiamo di poter fare, indipendentemente da variabili ambientali”.
Il passato. Morelli ha parlato anche del suo passato a Mps. “Ero al Monte in quel periodo – ha detto in riferimento alle operazioni legate ad Antonveneta -, tanti ex dipendenti e dipendenti sanno benissimo cosa ho detto e scritto e come ho concluso la mia esperienza al Monte dei paschi. Quanti in posizioni tipo quella che avevo io hanno chiesto ispezione interna, fatto opposizione ad una serie di operazione e poi sono andati via perchè non erano d’accordo? Se ne trovate qualcun altro rispetto a me, fatemelo sapere. Sono tornato perché arrivato a 55 anni, essendo ormai vecchio professionalmente, sono convinto che la banca possa tornare ad avere un ruolo nel mercato nazionale e internazionale”.
Crediti deteriorati. Sulle sofferenze e i crediti deteriorati della banca, Morelli ha ribadito che “ai sensi della disciplina vigente, cioè la legge sulla privacy, non è possibile fornire i nominativi dei crediti deteriorati, i soggetti riceverebbero un significativo danno reputazionale. Potrebbero poi essere desunti sono dai bilanci dei singoli, la banca attiva tutte le iniziative per la massimizzazione del recupero di tali crediti”.
Fondazione Clinton. Nei giorni scorsi è circolata la voce di una donazione di Mps alla Fondazione Clinto, Morelli ha detto che “è stata fatta nel 2004 una donazione alla fondazione Clinton per combattere l’Aids in Africa del valore di centomila euro. Nessuna altra donazione è stata fatta”.