Stamattina a Buongiorno Siena è stata protagonista la presidente dell’Associazione Gabriele Borgogni, intitolata a un 19enne che perse la vita sulla strada vent’anni fa, a solo 19 anni, coinvolto in un incidente provocato da una persona in stato di ebrezza.
Da allora la sua famiglia si è dedicata a progetti di educazione stradale attraverso la Fondazione divenuta un punto di riferimento in Toscana e non solo.
Insieme alla Regione l’associazione sta portando avanti il progetto “Strade sicure in Toscana”. Svolgono incontri nelle scuole, con i loro psicologi sostengono le famiglie che hanno avuto un incidente mortale in famiglia. e hanno pubblicato un libretto divulgativo. In diretta a RadioSienatv ha fatto un appello ai comuni dove ancora non sono arrivati a presentare le iniziative.
“Il nostro lavoro si divide in due parti – spiega Borgogni – la sicurezza stradale va affrontata a 360 gradi con attività di prevenzione e abbiamo realizzato un libretto per le scuole superiori che si chiama “guida la tua vita”, dedicato a mio fratello Gabriele e a Marco Acciaioli, che riprende gli articoli più importanti del codice della strada. L’altro progetto cui siamo legati “è mai più soli”, che è di grandissima umanità, perchè quando la famiglia è travolta dalla violenza stradale la vita viene totalmente sconvolta. Realizziamo – spiega – dei protocolli d’intesa col partenariato dell’ordine degli psicologi toscani e i vari comuni che firmano i protocolli con noi e apriamo un bando di selezione per gli psicologi iscritti, a quel punto le polizie locali in caso di sinistri mortali ci chiamano e i nostri psicologi, secondo graduatoria, arrivano sul luogo del sinistro o al comando di polizia e supportano i familiari nella notizia del decesso e per la burocrazia, e supportano anche gli agenti. Ci dimentichiamo che, pur indossando una divisa, sono uomini e donne come noi, andare a rilevare gli incidenti mortali non è facile”.
“Nella città metropolitana di Firenze tutti i comuni hanno firmato il protocollo – aggiunge Borgogni – siamo stati contattati da realtà di Lucca, Grosseto, Livorno, ed è attivo un bando nei comuni della Valdera, a Pisa. Manca Siena e mando un appello alle vostre istituzioni, purtroppo in Toscana si registrano 150 morti l’anno sulle strade”