Associazione Confronti: "Monte dei Paschi di Siena omicidio o suicidio assistito?"

Il commento dell'associazione: "Il merito di Giani è quello di aver acceso una luce di speranza e indicato una via per il futuro"

Di Redazione | 13 Dicembre 2020 alle 11:32

Associazione Confronti: "Monte dei Paschi di Siena omicidio o suicidio assistito?"

Dall’Associazione di Promozione Sociale “Confronti”, il commento alle recenti vicissitudini che stanno accompagnando banca Monte dei Paschi. La nota:

“Dobbiamo essere grati al Presidente della regione Eugenio Giani per aver svegliato dal torpore dell’agonia una comunità segnata dalle imboscate e tradimenti subiti negli ultimi anni da chi doveva valorizzarne la storia e il patrimonio per sfidare il futuro.
È colpa dei senesi perché si sono affidati e fidati di personaggi senza storia, etica o morale piovuti sul Monte dei Paschi. Perché ci domandiamo increduli quasi nessuno si è opposto? Le spiegazioni ci sono e molte. Giani ha il merito di non aver guardato se pestava i piedi a potentati o personaggi (taluno condannato senza conseguenze) ben “ammanigliati”.
L’Associazione Confronti che nel tempo ha tentato più volte e talvolta con positivi risultati di difendere questa immensa ricchezza che era di Siena ma inondava con dovizia la Toscana, l’Italia ed oltre. Sicuramente la battaglia che ha intrapreso Giani non ha davanti tempi lunghi ma solo un “miglio” e tanti ostacoli, incomprensioni e furbizie. Vorremmo assicurare il Presidente Giani che Confronti c’è senza calcoli personali o di appartenenza. Noi ci permettiamo di suggerire che aduni subito il consiglio regionale per una pronuncia chiara sul “no alle manovre in corso”, chiamando a fare altrettanto tutti i ruoli istituzionali, dal consiglio comunale di Siena alla Provincia. Nessuno può sentirsi esonerato da un impegno che riguarda il futuro dell’intera comunità nazionale”.

“Il Monte dei Paschi ha ancora un valore che i vari Padoan, Morelli, lo stesso Ministro del Tesoro ed altri dovrebbero provare vergogna a fingere di non sapere. Presidente Giani questa battaglia che con generosità lei ha iniziata, in solitudine, può avere un risultato impensabile che vedrà valorizzare la storia della banca più antica del mondo. Il Ministro del Tesoro dovrà ascoltare la richiesta di non “scappare”, per rendersi beneviso in Europa ma anzi precisare che la permanenza del Tesoro nel capitale del Monte è una scelta importante per tutti. Fermiamo chi consiglia di rassegnarsi ai 6/7 mila dipendenti buttati sul lastrico e veder portare via non solo la direzione generale ma anche l’immensa ricchezza di storia e di arte in essa custodita. Tornando alla nostra Città non vogliamo immaginare di lasciare ai nostri figli e nipoti un lastricato di spine e senza speranze. Il merito di Giani è quello di aver acceso una luce di speranza e indicato una via per il futuro. In questa battaglia nessuno è inutile e nessuno può guardare altrove sperando di averne stima, riconoscenza o vantaggi.
Da subito la nostra totale disponibilità a “stanare” potenti, banchieri, “artificieri” e Ministri”.



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